Noooooo no no no. No. Non inizierò questo articolo dalla sterile polemica del “nome” o della parola che state per pronunciare. Booster. Vi vedo, lì con il ditino puntato. Facciamo una cosa… Io inizio il mio racconto serena e beata, mentre voi fate partire la playlist. E poi vediamo. 

Sono una millennial cresciuta negli Anni 90. E sì, l’MBK Booster l’ho guidato anche io. Ma sono una millennial, dicevamo. Mi piacciono le sfide, il progresso e il cambiamento. Ed è proprio per questo che vi dico subito che i nuovi Booster e Booster Easy di Yamaha li trovo una figata.

Spoiler Alert: il Booster di Yamaha si chiama così perché, proprio come l’acclamato predecessore, punta a diventare un modello di riferimento per i giovani, ha un design iconico, moderno e caratterizzato dalle fat tires. Non è un plagio, bensì un tributo. E questa cosa mi piace, perché le premesse per diventare l’icona della Young Gen ci sono tutte.

Ora, procediamo con ordine: è il 5 giugno, siamo ad Amsterdam, ci sono 20° e la prospettiva è quella di avere davanti una giornata divertente, nella location ideale per provare entrambi i modelli. 

Uno è un S-pedelec, l’altro una e-Bike. Per dirla in modo semplice, Booster (l’S-pedelec, appunto) raggiunge una velocità massima di 45 Km/h, è targato (quindi va assicurato) ed è da considerarsi a tutti gli effetti un ciclomotore. In Italia, infatti, non si può guidare con il casco da bici ed è necessaria la patente AM o superiore. Booster Easy, invece, raggiunge una velocità massima di 25 Km/h, non è targato e può essere guidato tranquillamente sulle piste ciclabili, in quanto e-Bike. 

Modern problems require modern solutions…

Sì, lo avrete sentito dire mille volte. È una citazione del comico americano David Chappelle ed è il modo più semplice per spiegarvi perché Booster e Booster Easy possono essere la risposta alle richieste e alle esigenze della mobilità di grandi e piccole città, ma non solo.

You Look Wow

Booster e Booster Easy hanno lo stesso design, minimal e senza tempo, caratterizzato dal telaio a U in alluminio dal baricentro basso. Sono disponibili in due colorazioni: Aqua, a parer mio quello più cool (che identifica l’intera gamma Switch ON del brand), e grigio scuro. Si presta alla personalizzazione? Certo che sì! È infatti possibile applicare al telaio anteriore coperture laterali di colore diverso. Booster, inoltre, è dotato di specchietto sul lato sinistro e pacchetto luci a LED, mentre su Booster Easy lo specchietto non è di serie.

Trasporti eccezionali

Stile sì, ma non dimentichiamo la praticità. Entrambi i modelli possono essere arricchiti con una selezione di accessori originali Yamaha per ogni necessità: cestini anteriori e posteriori modulari e facili da montare, borse interne per l’uso quotidiano e borse laterali per espandere la capacità di carico, pedali premium e un sistema di montaggio per smartphone sul manubrio. Insomma, che dobbiate andare al lavoro, a fare compere o la scampagnata del weekend, Booster è sempre ready to go.

Info prêt-à-porter

Booster e Booster Easy sono entrambi dotati di un computerino di bordo consultabile tramite display. Su Booster troviamo, in posizione centrale, un display TFT a colori da 2.8 pollici facile e intuitivo, dal quale consultare lo stato della batteria, i chilometri percorsi, la modalità di guida, le calorie bruciate durante la pedalata e molto altro ancora. Inoltre, è possibile collegarlo allo smartphone tramite Bluetooth per navigare o per sincronizzarlo con le app fitness. Su Booster Easy il display si trova sul lato sinistro del manubrio, misura 1.8 pollici e riporta tutte le informazioni necessarie, ma non è dotato di connessione Bluetooth per lo smartphone.

Easy peasy lemon squeezy

Su entrambi i modelli la pedalata è assistita da una batteria da 36 V con capacità di 630 Wh, che alimenta l’unità motore PW series S2, sganciabile e semplice da ricaricare. Booster e Booster Easy offrono cinque diverse modalità di guida, selezionabili in base al tipo di terreno e all’autonomia: +ECO, ECO,STD, HIGH e AUTO. Le marce si cambiano tramite una rotella situata sulla manopola destra.

Io li ho utilizzati entrambi quasi sempre in modalità Standard, che regola in automatico l’erogazione della potenza in base alla spinta sui pedali, nel nostro percorso da 32 Km tra vie del centro, vialoni e parchi. Basta un colpo di pedale, infatti, e lo spunto del motore arriva subito a rendere il movimento muscolare meno faticoso. Se poi volete dare un boost ulteriore, basta inserire la modalità HIGH. Ma attenzione, ne risente l’autonomia della batteria!

Booster può percorrere un massimo di 110 km con una carica se guidato in modalità +ECO e fino a 50 km in modalità HIGH, mentre Booster Easy raggiunge una media 120 km di autonomia guidato in modalità +ECO e fino a 60 km in modalità HIGH. Per i più coraggiosi (o per chi come me si potrebbe dimenticare di ricaricare) è possibile usarli entrambi anche in modalità Zero, a batteria spenta. Ma non vedo perché faticare 😁

Se vi ritrovate a dover spingere, come è successo a me per salire e scendere dai traghetti di Amsterdam, tranquilli: la funzionalità Walk Assist vi faciliterà la spinta. Booster pensa proprio a tutto. In sella si sta comodi, il manubrio è sufficientemente alto e largo e il sellino è regolabile, ma solo utilizzando una brugola. 

Insomma, che si tratti di daily commuting o di spostamenti di piacere, Booster e Booster Easy sono una soluzione pratica, stilosa e green sia per chi vive in una grande città come Milano, sia per chi si trova invece in realtà più piccole in provincia.

Quanto costano?

Il prezzo di Yamaha Booster parte da 3.699,00 €, mentre quello di Booster Easy da 3.299,00 €.