Vi ricordate di Robert Johnson e del suo patto con il diavolo? Muddy Waters per molti è il suo erede.
Dalla piantagione di Stovall, Missisisippi, prende e parte.Direzione Chicago, dove diventa il più grande interprete del blues urbano. Siamo negli anni ’40 e mentre la produzione di BMW Motorrad si interrompe a causa della guerra, il ritmo di vita cambia. Le persone vanno più di fretta e se entri in un locale, in un club, vieni avvolto dalla nebbia del fumo delle sigarette. C’è frenesia, rumore e se vuoi suonare il tuo blues beh, ti devi far sentire, ci vuole più volume.

Ci vuole batteria, basso e chitarra anzi quasi sempre due chitarre: una ritmica e una in mano ad un solista che faccia assoli da togliere il fiato. Il suono si elettrifica e a questa formazione standard si aggiungono spesso anche il piano e l’armonica a bocca. Sta nascendo un nuovo sound, che passa alla storia con il nome della città in cui viene creato: il blues di Chicago, di Detroit o di Kansas City.
Muddy Waters dirà: “Il blues ha avuto un figlio: lo hanno chiamato Rock’n Roll”
Siamo alla fine del decennio e BMW torna sulla scena, nel 1948, con la R24 con motore da 250 cm³. Si riparte dalle piccole cilindrate: una moto leggera, scarna ed essenziale, realizzata per poter essere acquistata da una popolazione in condizioni economiche precarie. L’iconico boxer bicilindrico arriva l’anno seguente, con la R51/2, che riprende l’R51 d’anteguerra e pone le basi per tutta la produzione a venire.
Negli Anni ‘50, però, cambia tutto.
Arrivano 3 modelli dalla vocazione turistica: la R51/3, la R67, prodotta in tre serie ed alla quale viene spesso aggiunto il sidecar, e la R68 dal carattere sportivo. Con 35 CV, è la prima BMW di serie in grado di toccare le 100 miglia orarie.
Nuove moto, ma anche nuova musica.
Il Disk Jokey diventa una figura fondamentale. La musica al primo posto. Questa è la missione della radio, senza pensare al colore della pelle.
È il 1954 e in una radio di New York c’è un tizio, Alan Freed. Conduce un programma dal nome Rock’n’Roll Party. Lascia il microfono aperto sui brani, tiene il tempo con le mani, incita i musicisti sui pezzi ed utilizza abitualmente il termine Rock and Roll, mutuandolo dai cantanti gospel, per i quali la parola Rocking descrive una sorta di estasi mistica. Fu usata anche come allusione al sesso, ma per Freed indica un nuovo trend musicale che appartiene a bianchi e neri.
Poi c’è Dewey Phillips che passa i dischi di Muddy Waters, un Howlin Wolf bianco appassionato di musica nera, nonché primo DJ a intervistare Elvis.
La storia è incredibile: Memphis, luglio 1953. Un ragazzo di 18 anni di nome Elvis Aron Presley si presenta alla Memphis Recording Service per registrare una demo da regalare alla mamma per il compleanno. 3 dollari e 98 centesimi a brano. La segretaria lo nota per bellezza e voce e segna il suo numero in rubrica come “Elvis Presley good ballad singer”. Il proprietario dello studio e dell’etichetta Sun records lo ricontatta, ipnotizzato, e ad un anno dalla prima demo Elvis raggiunge le 20 mila copie vendute, con una versione stravolta di un vecchio traditional chiamato “That’s all right”.
Poco dopo, nel 1955, inizia un nuovo capitolo anche nella storia di BMW Motorrad con una gamma completamente rinnovata. I nuovi modelli turistici sono la R50 e la R60, rispettivamente di 500 cm³ e 600 cm³ di cilindrata, mentre la versione sportiva è denominata R69 e, di fatto, prosegue il percorso sportivo iniziato dalla R68. In comune hanno la potenza, ma la R69 ha maggiore velocità massima. La rivoluzione, però, sono le sospensioni, che caratterizzeranno la produzione mondiale per i decenni a venire. All’anteriore viene montata una forcella di tipo Earles, dal nome del suo ideatore: un sistema a disegno triangolare che migliora il comfort di marcia; posteriormente viene introdotto il forcellone oscillante.