Il maestro californiano del mondo special torna con un progetto che mai ci saremmo aspettati: una KTM 790 Adventure in versione “vintage”.
Partendo da una KTM 790 Adventure del 2019, Roland Sands e il suo team hanno fatto qualcosa di magnifico. La moto finale è quasi irriconoscibile, se non fosse stato per il bicilindrico parallelo da 799cc noi non l’avremmo mai riconosciuta. Si chiama “Urban Assault” ed è una special coi fiocchi.

Da quando è stata lanciata sul mercato la KTM 790 Adventure ha diviso l’opinione pubblica tra amore e odio: performance a parte, la sua estetica spigolosa, affilata e aggressiva, con il serbatoio che scende lungo i fianchi, non ha fatto impazzire tutti motociclisti.
Uno tra questi è il committente di questa special. La richiesta era dare alla 790 un look più classico senza perderne le ottime capacità fuoristradistiche e le performance da capogiro.
La “Urban Assault” oltre a non avere più niente di arancione è snella, classica, essenziale e monoposto.

La 790 Adventure è probabilmente la moto più estrema e capace del suo segmento, questo grazie alla sua indole “Ready To Race” e al pacchetto elettronico invidiabile tra ABS cornering, piattaforma inerziale e numerose mappature motore. Avere a che fare con tutta questa tecnologia è stata la difficoltà maggiore per la squadra di RSD (Roland Sands Design).
Ma, ovviamente, Roland e i suoi sono riusciti a far quadrare tutto alla perfezione, riposizionando elementi e nascondendo tutto dietro a un “vestito” che sembra arrivare direttamente dagli anni ’70.

Motore, sospensioni, impianto frenante, elettronica e strumentazione sono rimasti invariati dall’originale.
Il radiatore originale è stato montato verticalmente apportando qualche modifica; il paracoppa originale è stato modificato per adattarsi alla nuova configurazione del radiatore e per offrire ancora più protezione al motore che ora, senza il serbatoio in “stile Dakar”, è più esposto.


Il pezzo forte della moto è il serbatoio, attorno al quale è stato sviluppato l’intero design della moto.
“Quella del serbatoio è una storia pazzesca” racconta Roland “È stato un incubo adattare questo serbatoio alla 790, se potessi tornare indietro di sicuro non lo rifarei. Originariamente il serbatoio era di una Suzuki GT 750 Water Buffalo, ma noi l’abbiamo recuperato dalla moto due tempi da Flat Track di Travis Pastrana. Una volta visto sulla moto eravamo entusiasti dell’aspetto e mai ci saremmo aspettati tutte le difficoltà che abbiamo incontrato: abbiamo cercato di ottenere la massima capienza possibile e di farlo combaciare con il telaio originale. Grazie al lavoro di Aron ce l’abbiamo fatta. Rispetto al serbatoio originale sono stati sacrificati circa 7 litri ma per l’uso che ne farà il proprietario l’autonomia basterà”.

Un altro elemento che ha definito il design complessivo della “Urban Assault” è stata la sella. Roland voleva qualcosa di corto e dritto che potesse dare un look retrò, e la geniale soluzione è stata montare la sella originale di una moderna Husqvarna Vitpilen.


Il look vintage è stato completato con un parafango anteriore recuperato da una vecchia KTM e rinforzato con un supporto in acciaio. Anche al posteriore è stato montato un parafango KTM in stile anni ’70. Il telaietto posteriore è stato modificato, rendendo la moto ancora più snella.

Se da un lato della moto troviamo un terminale Akrapovic modificato e “avvolto” da una tabella porta numero in alluminio…


…Dall’altro troviamo una tanica di benzina per rimediare alla perdita di capienza del nuovo serbatoio.
Ma un look anni ’70 non sarebbe completo senza un faro tondo: Roland ha optato per un faro originale Triumph dotato di una griglia di protezione custom-made. Il tocco finale è stata la verniciatura bianca e verde militare che aiuta a mimetizzare la “Urban Assault” e a celarne l’identità originale.

La “Urban Assault” è una special impeccabile, un progetto che è riuscito a mantenere tutte le caratteristiche tecniche della KTM 790 Adventure conferendole un aspetto classico e unico. Meglio l’originale o questa re-interpretazione? È una questione di gusti personali!