Cibo e motori, motori e cibo: trovare un’assonanza tra l’auto modaiola e il locale del momento è facile. Così come cercarla tra un mezzo adventure e una baita sperduta. Ma questa volta, con il volante della Lynk&Co 01 tra le mani, la questione non appare così scontata. La filosofia di quest’auto cino-svedese “semplice, flessibile, condivisibile” è quella dello sharing. E allora partiamo proprio da qui, trasformando il panino solitario alla scrivania in un pranzo di redazione estemporaneo.

Il nostro “dove si va?” però, è differente. Il brainstorming-ristorante, momento delicato e decisamente corale, spazia dalla cucina svedese, origine del progetto Lynk&Co, a quella cinese, luogo di produzione, passando per le mille proposte fusion milanesi, che potrebbero ben rappresentare la poliedricità della 01. Ma poi eccola la lampadina che si accende: 01 come lo ZeroUno di Bussero! Questo ristorante si trova nella nebbiosa periferia milanese (ottimo, così abbiamo modo di testare la Lynk&Co anche fuoripavè) e, neanche a farlo apposta, sbirciando il menù notiamo che risponde perfettamente all’idea di fusion che avevamo in mente.

Saltiamo in auto e… “Frank, andiamo a Bussero!”. Frank è l’assistente virtuale che sulla 01 esaudisce qualsivoglia tipo di ricerca o desiderio, dalla navigazione fino alla regolazione del sedile riscaldabile alla temperatura gradita. Dopo averlo avuto come compagno di strada, credetemi, diventa impossibile fare a meno di lui.

Allo ZeroUno ci accoglie lo Chef Fabrizio Stucchi, in una location semplice che ci tiene a non strafare. Al contrario del menù: poliedrico, appunto, ricco di proposte – soprattutto di pesce – realizzate con ingredienti di prima scelta e con portate fuori menù alla carta differenti ogni sera, a seconda della stagionalità e della fantasia dello Chef.

La food list è un inno all’italianità che strizza l’occhio alla cucina ispanica, in un connubio che rende l’ordinazione impegnativa, nel senso buono del termine. Ma l’abbiamo detto, no? È un duro lavoro che qualcuno deve pur fare. Ecco, dunque, la nostra accurata selezione: come entrée abbiamo indirizzato la scelta verso “i busserini”, scegliendo polpo alla gallega con patate al vapore e paprika, cocktail astratto di gambero rosso di Mazara e Patanegra di Bellota El Gordo con l’immancabile pan y tomato.

La cura che la cucina dedica all’impiattamento è unica, una gioia per gli occhi, un’esplosione di colori e attenzione per il cliente, senza nulla togliere al gusto, che resta protagonista indiscusso di ogni portata.

Per i primi piatti la scelta ricade su paccheri freschi all’amatriciana di mare con guanciale, cipolla rossa e pecorino di Pienza DOP (una poesia!), risotto al nero di seppia con tartare di scampo, avocado e chips di platano, praticamente una scultura nel piatto, e tagliatella al limone con calamari, bottarga e crema di patate, il tutto annaffiato con un buon Lugana Ca’ dei Frati.

Soddisfatte? Sì, ma una bella frittura mista con crostacei e molluschi para compartir non la vuoi ordinare? Sgrassa! Per chiudere in bellezza dopo cotanta gourmettitudine, la lista dei dolci e la selezione di distillati non deludono, e nemmeno il conto, assolutamente in linea con la qualità del servizio e delle portate.

Morale? A farlo apposta e senza improvvisare, non l’avremmo trovata una location più in sintonia con la nostra Lynk: linee stilose, ma senza esagerazioni come la sala dello ZeroUno; spazi ampi ideali per la condivisione, qualità e continua ricerca, oltre a un menù ricco e fusion come le opzioni per mettersi in garage la bella plug-in: con abbonamento mensile tutto incluso, con acquisto diretto della vettura full optional a 42.500 euro oppure optando per lo sharing tramite chiave digitale, per aprire e chiudere l’auto tramite App.

Cosa significa ibrida plug-in? Che è possibile guidarla in modalità totalmente elettrica, con 87 chilometri di autonomia, oppure in modalità ibrida. Il display da 12,3″ è personalizzabile e i dieci altoparlanti del sistema audio Infinity rendono la 01 una perfetta cassa di risonanza per ascoltare la musica da viaggio preferita. L’assistente al parcheggio con tutte le telecamere del caso aiuta a piazzare l’auto anche nei più angusti posteggi milanesi e i sedili – all’occorrenza prontamente riscaldabili, chiedetelo a Frank – sono prodotti in Econyl, un nylon rigenerato ricavato da reti da pesca riciclate e altra plastica di recupero. Non manca davvero nulla.

Più che un passo avanti, la 01 apre le porte a un modo tutto nuovo di vivere l’auto, senza rinunciare a niente, dalle prestazioni al comfort. Per un’ora, per un mese o per sempre.