Un viaggio in solitaria di 5 giorni alla scoperta di un patrimonio. Siamo andati a caccia dei Borghi più belli d’Italia situati a nord della regione Puglia, tra storia, arte, cultura (e cibo, certo) in sella all’endurona della Casa di Iwata.

Vi avevamo già parlato del Trofeo Turistico Borghi in moto, l’iniziativa Made in Terni che ha come obiettivo quello di rimettere in moto non solo le persone, ma anche il moto turismo nel nostro Bel Paese. Non è un viaggio di gruppo e non ci sono date prestabilite: ognuno è libero di partire quando vuole, per qualunque meta, purché rientri nel circuito dei Borghi più belli d’Italia. L’idea ci era sembrata grandiosa, soprattutto in questo momento delicato dove varcare le frontiere sembra essere più complicato e l’economia del nostro Paese ha bisogno di un supporto concreto che può arrivare da ognuno di noi.

Presto detto, ho pianificato il nostro (primo) itinerario e sono partita alla volta della Puglia, alla scoperta di 6 dei Borghi più belli d’Italia: Bovino, Monte Sant’angelo, Vico del Gargano, Pietramontecorvino, Alberona e Roseto Valfortore. Per il viaggio serviva una compagna con caratteristiche ben definite: comodità nel trasferimento Milano – Puglia, agilità e maneggevolezza e spiccate doti nell’affrontare tracciati di ogni tipo, anche quelli più ardui (anche se le strade che abbiamo trovato erano in ottime condizioni!). Così, visto che non ne avevamo ancora avuto l’occasione, ho optato per la Yamaha Ténéré 700 Rally. Sì, proprio quella con la livrea Dakariana e l’unica che, nel suo segmento, si avvicina realmente al concetto di enduro, più che di Travel Adventure. “Aspetta ma… quindi le premesse sulle caratteristiche… e poi la moto da enduro, con le gomme tassellate e la sella dura?” Assolutamente sì, e la scelta è stata azzeccata, ora vi racconto anche il perché.

YAMAHA TÉNÉRÉ 700 RALLY: CHE COMPAGNA DI VIAGGIO!

Non mi soffermerò più di tanto sull’estetica, altrimenti starei qui le ore a parlarne, ma lascio il mio più sincero apprezzamento a questa livrea Rally di ispirazione Dakariana, che appaga la vista e che si fa decisamente notare dagli astanti, soprattutto da chi si ricorda della sua antenata. La T700 Rally è una moto semplice…

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L'ITINERARIO

Il nostro itinerario è partito da Milano, alla volta di Bovino, dove ho soggiornato per tutta la durata del viaggio. Dal borgo di Bovino sono partita alla volta dell’area Garganica, visitando Monte Sant’Angelo e Vico del Gargano, facendo una puntatina anche a Peschici per godermi un po’ di aria di mare. Nei giorni seguenti, ho ripreso l’itinerario da Pietramontecorvino alla volta dei Borghi dell’entroterra. La rotta pugliese conta in totale 351 km e volendo dedicare del tempo alla visita dei Borghi è preferibile percorrerlo in due o tre giorni.

I BORGHI

BOVINO | OTTOCENTO PORTALI DI PIETRA

Situato a confine tra Puglia e Campania, il borgo di Bovino ha avuto nei secoli un ruolo strategico nei collegamenti tra Adriatico e Tirreno. Tracce del suo passato sono visibili nel borgo antico, distrutto e ricostruito più volte, che si caratterizza per l’interessante struttura urbanistica. Si caratterizza per gli ampi tratti della pavimentazione in pietra di fiume, le abitazioni in pietra con la tradizionale copertura a embrici o le casette bianche con le scalinate ripide di vicoli, le volte a botte in mattoncini, i palazzetti nobiliari con le loro romanelle e le caratteristiche corti, un numero altissimo di portali in pietra, opera di maestri scalpellini locali. 

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MONTE SAN’TANGELO | LA CITTÀ DEI DUE SITI UNESCO

Situata nel cuore del Parco Nazionale del Gargano, in Puglia – è sede di ben due Siti riconosciuti Patrimonio mondiale dell’Umanità tutelato dall’UNESCO: le tracce longobarde nel Santuario di San Michele Arcangelo e le faggete vetuste della Foresta Umbra. Nel 2014, il National Geographic inserisce la Sacra Grotta dell’Arcangelo Michele tra le 10 Grotte Sacre più belle al mondo: la Grotta di Monte Sant’Angelo è l’unica italiana presente nella classifica dell’autorevole rivista americana; nel 2017 Skyscanner inserisce Monte Sant’Angelo tra le venti città più belle d’Italia e nel 2020 entra a far parte ufficialmente dei Borghi più belli d’Italia.

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VICO DEL GARGANO | ARANCE E OLIVE

Ha come santo patrono San Valentino e per questo è considerato il borgo dell’amore in Puglia. Dista 6 chilometri dal mare ed è caratterizzato da molteplici scorci; il centro del paese è dominato dal castello e dalla grande cupola della Collegiata dell’Assunta. Un vero e proprio cuore di pietra caratterizzato da portali intagliati, scalinate nella roccia, e architetture medievali. Tra questi, i quartieri di Terra e Casale, il Palazzo di Bella o il Vicolo del Bacioche si trova nei pressi della Chiesa di San Giuseppe e che, secondo un’antica leggenda, era l’isola felice di tutte le coppie che si davano un appuntamento in questo luogo.

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PIETRAMONTECORVINO | L’ARABA FENICE DELLA DAUNIA

Pietramontecorvino è la pietra (cioè la roccia, la rupe) di Montecorvino, un borgo risalente ai Bizantini, sviluppatosi con i Normanni e decaduto e abbandonato nel XV sec. Edificata intorno all’anno Mille su uno sperone di roccia tufacea, nel Sub Appennino Dauno settentrionale, la Terravecchia – il centro storico di Pietramontecorvino – è caratterizzata da un impianto urbanistico ad anello, su cui si innesta una rete di vicoli stretti che offre vedute d’effetto sulle colline circostanti. L’abitato e il paesaggio sembrano uniti in un unico disegno.

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ROSETO VALFORTORE | DALLA ROSA ALLA PIETRA

Anticamente chiamato Rosito, prende nome dall’abbondanza di rose selvatiche nel suo territorio. L’aggiunta di Valfortore va riferita al fiume Fortore che nasce ad est del paese e ne solca la valle. Il borgo è interessante, ma è la natura a dettar legge a Roseto, che conserva un ambiente di elevato pregio per la diversità biologica e paesaggistica testimoniata anche dalla presenza del lupo.

Un percorso interessante che evita il passaggio da Alberona e tramite il quale si può ammirare la valle del Fortore è quello che da Lucera, imboccando la provinciale per Biccari, permette di raggiungere Roseto seguendo un percorso leggermente più lungo, che attraversa un bosco di querce, pini e faggi prima di raggiungere i 900 m.

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ALBERONA | CHIARE, FRESCHE E DOLCI ACQUE

Conosciuto come il Borgo delle cento fontane, oltre al centro urbano, denso di simboli e presenze, Alberona ha interessanti richiami naturalistici, come le aree boschive di Tuoro, Mezzana, Argario, Guerrana, ricche di flora e fauna. Un luogo particolare è il “canale delle teglie”, caratterizzato da piccole cascate, pareti levigate dall’acqua e l’intrico di liane. Di grande rilievo sono anche le antiche case gentilizie di campagna e le masserie che, in gran parte, conservano ancora lo stile originario.

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EQUIPAGGIAMENTO

I nostri “travel essential” per il viaggio.

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