Intrigante nell’estetica, con quel look marcato da viaggiatrice all-terrain. Seducente nella guida, è l’alchimia del 3 cilindri da 95 cv. La Triumph Tiger 900 Rally Pro strizza l’occhio ai più smaliziati ma allo stesso tempo mette a proprio agio gli “avventurieri” meno esperti.
Sono poche le moto che nel corso degli anni mi hanno lasciata sorpresa, sicuramente le conto sulle dita di una mano e, altrettanto sicuramente, la maggior parte di queste appartiene alla categoria Young Timer. Eppure, la Triumph Tiger 900 Rally Pro è riuscita a conquistare un posto nella mia top 5, scatenando in me una reazione di stupore e di assoluta voglia di continuare a viaggiare.

A colpo d’occhio l’apprezzamento è andato, ovviamente, al lato estetico: alta e snella, essenziale alla vista, nonostante “nasconda” un equipaggiamento degno di nota, ma con un frontale grintoso armonizzato dal nuovo gruppo ottico Full-LED e dai faretti anti-fog.
Il colore, poi, enfatizza le linee scolpite e solide della moto: telaio tubolare in acciaio bianco, accostato al serbatoio da 20L verde khaki opaco, colore ripreso anche nel becco frontale.
La Tiger 900 Rally Pro è disponibile anche nelle colorazioni pure white e sapphire black ma, a parer mio, la matt khaki green è quella che le dona di più.

L’occhio vuole la sua parte, certo, ma è giunto il momento di salire in sella e iniziare a conoscerci. A differenza delle “sorelle” della famiglia Tiger 900, la Rally Pro è dotata di cerchio anteriore da 21” e da un piano seduta più alto, che può facilmente passare da 850 a 870 mm, grazie alla regolazione manuale che trova posto nel sottosella. E se l’altezza può destare indecisione, ci pensano i fianchi stretti e soprattutto il calo di peso a ristabilire un equilibrio, tanto con i “pro” quanto con i “rookie”: l’ago della bilancia esclama 201 Kg a secco, che sono ben 5 kg in meno rispetto alla precedente Tiger 800.
Dimensioni e numeri che sulla carta potrebbero impensierire gli “avventurieri” in erba, ma questo non deve accadere anche perché le dotazioni premium e la tecnologia di bordo preannunciano un ride feeling ottimale. Incastonato nel telaio a traliccio troviamo il motore Triple 2.0 da 888 cc capace di 95 Cv, che si presenta generoso ed elastico: il 3 in linea infatti può essere davvero docile e amichevole. Lineare, progressivo, è accomodante al trotto e mette a proprio agio. Lo fa da subito. La “stirpe” però è bella tosta: il 3 cilindri britannico ha carattere, è vigoroso ai regimi intermedi e dà gusto quando si affonda la manopola del gas. Gradevole il sound, quel “sibilo” gorgogliante che solo un 3 in linea sa emanare, enfatizzato da questa nuova fasatura degli scoppi, ora irregolare, che lo rende ancora più grintoso.


Passano i chilometri e uscita dalla città le strade iniziano a farsi più divertenti e gustose. È il momento giusto per iniziare a divertirsi un po’ di più. Negli spostamenti più lunghi e regolari in sella si viaggia comodi e protetti, merito anche del cupolino che non lascia passare un filo d’aria ma, allo stesso tempo, se non si butta di tanto in tanto un occhio al tachimetro il rischio è quello di superare facilmente i limiti consentiti…
Strizza l’occhio ai pro tanto quanto a chi comincia, dicevo: la Rally Pro è una moto che ti stuzzica a osare un po’ di più, soprattutto in modalità sport, ma ti mette perfettamente nelle condizioni di farlo. La spinta è costante e la regolarità ai bassi rimane ottima. Facilissima tra i 2.000 e i 6.000 giri, superata tale soglia il carattere più pepato della Tiger inizia a predominare, regalando un feeling sportivo anche in questa versione più votata all’off-road.
L’elettronica c’è e lavora a puntino: Traction Control e ABS Cornering sono di serie e vengono disabilitati solo quando si impostano le mappe per il fuoristrada. Di serie, a differenza delle “sorelle”, troviamo anche il Quickshifter bidirezionale che però, per abitudine personale alla leva “sinistra”, non sono riuscita a godermi appieno.

Quando la strada inizia a serpeggiare arriva il bello, perché nonostante le apparenze da maxi la Tiger 900 Rally Pro si guida che è un piacere, mantenendo un inserimento naturale in curva e donando sicurezza anche negli spostamenti di carico. Le gomme Bridgestone Battlax Adventure A41 adottate di serie le calzano a pennello.
Se poi si iniziano a intravedere i sentieri sterrati, diventa impossibile resistere alla tentazione. La distanza pedane-manubrio premia la guida in piedi e le sospensioni Showa, con 240 mm di corsa, assorbono bene gli avvallamenti, regalano comfort e scorrevolezza e sono facilmente regolabili dal menu di bordo.

La Triumph Tiger 900 Rally Pro è una moto che regala soddisfazione, lo fa su asfalto e mantiene le premesse anche quando il bitume ve lo siete lasciato alle spalle. Una volta in sella, ogni scusa è buona per allungare la strada ancora un po’, per godersi ogni centimetro di percorso. Inoltre, la nuova configurazione a due radiatori ha ridotto notevolmente il flusso di aria calda che si percepiva nella zona della sella, anche se le aperture di estrazione rimangono in prossimità delle ginocchia di chi guida.
Una compagna di avventure perfetta, con la quale andare ovunque, purché si continui a guidare.
IDENTIKIT
TRIUMPH TIGER 900 RALLY PRO
888
cc di cilindrata
3
cilindri in linea
Sospensioni
Showa premium regolabili con corsa 240 mm anteriore e 230 posteriore.
Assistenza alla guida
Controllo di trazione e ABS cornering.
Freni
Brembo Stylema.
Prezzo
A partire da 16.000,00 euro.