LESS IS MORE

Woolie, al secolo Michael Woolaway, torna con una special su base Yamaha MT-07. Nella sua officina a Venice Beach ha trasformato una delle moto più vendute degli ultimi anni in una vera moto da flat track, idealmente pronta per gareggiare nel campionato AFT.

Michael “Woolie” Woolaway è un nome ben noto nel panorama delle special. Hawaiano di origine, da sempre circondato da motociclette, ex-pilota e ora responsabile dell’area custom di Deus Ex Machina USA. Ormai californiano a tutti gli effetti, dal 2008 realizza special firmate Deus Ex Machina, tra cui one-off per clienti “speciali” come Ryan Reynolds, Orlando Bloom, Bruce Springsteen, Billy Joel e Dani Pedrosa.

 

“Tutto ciò che riguarda Deus mi entusiasma. Sono onorato di avere l’opportunità di essere un collaboratore di questa azienda e sono emozionato nel disegnare e costruire motociclette che mi ispirano. Mi piace quello che faccio”.

Dopo avervi parlato qualche mese fa della Yamaha Blu Ruvido, oggi vi presentiamo l’ultimo progetto (il venticinquesimo, per l’esattezza) nato nell’officina di Woolie: The Framer.

Un’altra Yamaha. Questa volta però la base di partenza è una Yamaha MT-07 del 2017, ossia una delle moto più vendute degli ultimi anni.

L’obiettivo di questa build era quello di realizzare una vera moto da Flat Track che potesse anche circolare su strada. Una moto adatta a competere nelle gare ufficiali AFT (American Flat Track), con tutte le carte in regola per vincere sugli ovali da un miglio di Springfield o Sacramento. Una moto da gara con fanale, frecce e targa.

La scelta della moto di partenza è ricaduta su una MT-07: moto snella, abbastanza leggera, facile, il cui cuore pulsante è il motore bicilindrico frontemarcia da 689cc sviluppato secondo la filosofia Yamaha “crossplane”. Una scelta azzeccata per questa tipologia di moto: senza il peso e la stazza di un motore 1200, ma allo stesso tempo con tanta potenza e coppia che permettono un’ottima accelerazione. D’altronde la moto Yamaha Factory AFT MT-07 DT è proprio l’evoluzione della piattaforma stradale MT-07.

Una moto da dirt track non solo nell’apparenza ma anche nella sostanza.

Woolie ha lavorato su tutte le parti della motocicletta…  dalla carrozzeria al motore, dall’impianto elettrico alla ciclistica. Una volta finita la customizzazione se non fosse per il caratteristico motore CP2 sarebbe quasi impossibile capire di che moto si trattasse in origine.

Il motore è stato completamente disassemblato per poter subire l’upgrade tramite il kit da gara Yamaha Factory: pistoni sovradimensionati, testata con specifiche Factory, valvole da gara di qualità superiore, camme specifiche, e il pacchetto elettronico per la messa a punto del motore personalizzato. Inoltre ogni singola parte mobile del motore è stata in seguito trattata con un avanzato processo anti-frizione con micro-pallinatura WPC per migliorare le prestazione e, soprattutto, evitare guasti inaspettati e migliorare il grado di usura.

Il passo successivo è stato realizzare un telaio custom per rendere The Framer una vera moto da Dirt Track. Per questo importante step Woolie è stato aiutato dal leggendario Jeff Cole, noto progettista di chassis da Flat Track. Dopo aver studiato attentamente il layout della struttura e la sua geometria, il telaio è stato costruito utilizzando l’Acciaio 41xx, una speciale lega di acciaio, cromo e molibdeno, costosa, ma estremamente resistente. Tale struttura è stata pensata per poter ospitare un serbatoio ad hoc in grado di mantenere l’equilibrio tra moto da strada e moto da gara, ossia con una capacità adeguata  per poter utilizzare The Framer su strada, ma in modo da non compromettere lo spirito corsaiolo di questa build. Il risultato è mozzafiato, la struttura in acciaio si fonde perfettamente con le linee della moto, e in più vi è da considerare il valore affettivo, dato che si tratta dell’ultimo telaio realizzato ufficialmente da Cole prima di andare in pensione. 

Gli elementi della carrozzeria sono stati realizzati a mano e su misura dallo stesso Woolie, tutti realizzati in lega d’alluminio 1100 e poi verniciati. Tali elementi sono essenziali per conferire alla moto il look caratteristico da moto da ovale di terra. Il serbatoio, unico nel suo genere, è il punto di partenza; i due fianchetti completano il look aggressivo della zona motore e nascondono gli elementi dell’impianto elettrico; il semplice codino ospita la sella realizzata su misura da Saddleman; il cupolino piatto ospita al centro il piccolo faro omologato per utilizzo stradale; mentre il parafango anteriore è stato fabbricato in fibra di carbonio. 

“La moto assomiglia alla Street Tracker su base Honda CR 500 che avevo costruito per Dani Pedrosa, potremmo quindi definirla una sorta di “sorella maggiore”. Quella era una moto da Short Track, questa invece è una vera moto da Flat Track e quindi ovali da un miglio, una moto con cui fare impennate in terza tutto il giorno”.

Per quanto riguarda la ciclistica Woolie ha voluto solo il meglio. All’anteriore troviamo infatti un set di forcelle Öhlins, mentre al posteriore un ammortizzatore realizzato e messo a punto appositamente da Race Tech. 

La stessa filosofia vale per l’impianto frenante: sebbene nelle competizioni non ci sia il freno anteriore The Framer resta pur sempre una moto pensata per l’utilizzo stradale, dunque Woolie ha equipaggiato la MT-07 con un disco flottante da 320mm e una pinza Brembo M50 che insieme alla pinza a 4 pistoncini quick-release, sempre Brembo, montata al posteriore, garantiscono delle frenate potenti e veloci.

Completano il tutto due cerchioni da 19” Roland Sands Traction che ospitano pneumatici Mitas.

La ciliegina sulla torta è la vernice “Black Candy” utilizzata su tutti gli elementi della carrozzeria. La peculiarità di questa speciale vernice è che riesce ad assorbire molta più luce di una qualsiasi altra vernice metallizzata e dunque di avere meno riflessi, una scelta giustificata dalla ricerca di uno stile aggressivo, misterioso, che trasmetta cattiveria.

A parte l’impianto di scarico completamente custom, su questa special troviamo moltissimi altri dettagli degni di nota come le protezioni per il motore Yoshimura, le pedane Bates, gli indicatori di direzione al manubrio MotoGadget, la leva della frizione ProTaper, la manopola dell’acceleratore di colore bianco e molto altro ancora… si potrebbe quasi giocare a “trova le modifiche” e vedere chi riesce a scoprirle tutte!