C’è un orso che passeggia in fondo al canyon. Si ferma, beve una lunga sorsata dalle acque cristalline del fiume, dà un’occhiata distratta in giro e poi riprende la sua marcia, soddisfatto e piuttosto incurante degli occhi che ha puntati addosso.
Se ritenete che la più probabile ambientazione di una scena del genere siano i Grandi Parchi americani o un nuovo film con Di Caprio siete in errore. Ci troviamo in Italia, in Abruzzo. Quando la voglia di wildlife chiama, il giusto gruppo di amiche risponde. Abbiamo viaggiato fino al cuore della regione con la nuova Suzuki Vitara e ogni riferimento a cosa, persona o orso contenuto in questo articolo non è per nulla casuale: è successo davvero.
Da Milano il navigatore collegato all’infotainment punta dritto alle Gole del Sagittario, area protetta incastonata in uno degli scenari più spettacolari e meno noti del nostro Paese. Per chi di voi non lo conoscesse, si trova nel comune di Anversa degli Abruzzi, uno dei Borghi più Belli d’Italia, a ridosso del celebre Parco Nazionale della Majella. Dal 1991 è stata dichiarata Oasi WWF e Riserva Naturale Regionale. E se vi state chiedendo perché abbiamo scelto la Golden Vitty (sì, è il nome che abbiamo dato al nostro Suzuki Vitara) bè… la risposta vien da sè: compatta, spaziosa, a basso impatto ambientale e con tutti i terrain mode che ci possono servire. Bingo! In più, ha anche i paddle al volante. Sapete, una di noi ha l’animo racing…

Amiche: prese. Bagagli: egregiamente caricati. Tetto panoramico: aperto. Che il viaggio abbia inizio!
I 652 chilometri che ci separano dal lost paradise scorrono veloci e in totale sicurezza. “Distrarsi” alla guida per ammirare i panorami che scorgiamo all’orizzonte è quasi perdonabile, ma solo grazie agli ADAS di cui il nostro fun-suv è dotato: frenata automatica d’emergenza, lane assist, cruise control adattivo, riconoscimento dei segnali stradali e monitoraggio dei colpi di sonno. Anche se addormentarsi con tre “cantanti” in auto è davvero improbabile. Ci alterniamo alla guida della Golden Vitty: ogni scenario merita un driver ad hoc, no?
Fuori casello, e non parliamo di ristorante. Gilda alla guida: è arrivato il momento di buttare i pneumatici sulla polvere. La strada che ci conduce all’azienda agricola che abbiamo scelto come campo base è quanto di più simile a una mulattiera per “quattroruotisti”, ma noi ci districhiamo egregiamente tra buche, sassi e tornanti stretti. Merito della trazione integrale Suzuki 4WD All-Grip che, anche a pieno carico, è in grado di superare qualunque ostacolo si presenti in condizioni “hard, but not extreme” come queste. E l’Abruzzo è il playground perfetto, a patto di guidare con rispetto… Queste strade sono di proprietà dei cinghialotti che amano sfilare davanti alle auto proprio quando sei di passaggio.
Piacere di guida non solo dove non batte più l’asfalto, ma anche tra le curve della SR 479, quella che il giorno a seguire ci ha portate da Anversa al Lago di Scanno. Piccola curiosità dedicata a chi possiede un quoziente di romanticismo piuttosto marcato: il lago montano di Scanno, originatosi migliaia di anni fa per merito di una frana dal Monte Genzana, è famoso per essere il lago a forma di cuore più fotografato d’Italia. Non provate a googolarlo su Maps però, perché non avrete soddisfazione: dall’alto il bacino ha tutta un’altra forma, è bislungo, con una vaga aria di Sardegna. Ma provate a camminare lungo il Sentiero del Cuore fino all’Osservatorio del Cuore: è il selfie point ideale per scatti ad alto tasso di mielitudine.

Cristina reclama i paddle al volante e si destreggia nel susseguirsi di curve che si aprono su panorami mozzafiato, fino ai tornanti che conducono a Castrovalva, l’unica, piccola frazione del comune di Anversa, arroccata su uno sperone di roccia del Monte Sant’Angelo a circa 850 metri sul livello del mare. Se siete appassionati di presepi (o di strade spettacolari), probabilmente vi trasferirete qui.
Quella che porta alla frazione è incredibile e percorrendo le sue curve a strapiombo si ha l’impressione di viaggiare tra le nuvole verso territori inesplorati. Il paese, che si allunga sulla cresta del monte, fu rappresentato anche in una lito di Esher, che nel 1929 ne restò letteralmente folgorato. L’ultimo tornante prima di entrare in paese è dedicato proprio all’artista olandese e prende il nome di Girone Esher.
Nella nostra fuga nella wildlife non sono mancate le soste nei paesini tipici e nei Borghi. Sì, quelli dove le insegne hanno ancora un look old-style e dove puoi comprare un mazzo di arrosticini “paisà” (dalle sottoscritte, decisamente più graditi di un mazzo di rose). Le stradine strette e i parcheggi impossibili sono la passione di Sara. Se volete imparare come fare un passaggio al millimetro, chiedetelo a lei! È brava di suo, ma in questo caso la Golden Vitty risulta l’alleata perfetta: il sistema di monitoraggio angoli ciechi e quello del traffico in retromarcia garantiscono che tutto sia sotto controllo, anche quando gli spazi di manovra sono veramente minimi. I pit-stop doverosi in zona, oltre al centro storico medievale di Anversa e al già citato Castrovalva, sono Villalago (il suggestivo borghetto merita uno sguardo, la grotta dell’Eremo di San Domenico una visita) e Scanno, forse il borgo più bello d’Abruzzo, soprannominato “il paese dei fotografi” per aver ispirato nomi del calibro di Henri Cartier-Bresson.

Dopo la full immersion nei borghi la nostra voglia di wilditudine torna a farsi sentire. Il comando passa ad Agnese, che alla guida del Vitara ci conduce tra rupi altissime e ghiaioni calcarei, fiumi tortuosi e canyon in piena regola, a caccia di orsi bruni, lupi, cervi e aquile reali che hanno scelto queste zone come residenza ufficiale. Lo facciamo nel rispetto più totale dell’ambiente: il propulsore della Golden Vitty, il nuovo 1.5 DualJet, combina basse emissioni ed elevata efficienza anche grazie al nuovo sistema Suzuki Hybrid 140V, che permette sia la guida ibrida a basso consumo di carburante che quella completamente elettrica.
Insomma, se siete a caccia di una destinazione emozionante e ricca di sorprese per un long weekend, puntate dritti sulle Gole del Sagittario: natura, cultura, gastronomia o anche solo totale relax non mancheranno. Avrete orsi per i vostri denti…