Era il 2002 quando la Casa di Hamamatsu lanciò sul mercato la DL1000, capostipite del modello che oggi tutti conosciamo con il nome di V-Strom e affiancata, dal 2004, dalla “sorellina” DL 650. Di anni ne sono passati ventuno e, nel frattempo, le traveller nate per i grandi viaggi hanno preso sempre più la forma delle avventuriere tutto fare, quelle che potevano portarci anche laddove sarebbe finito l’asfalto, senza avanzare grosse pretese.

Quello che cambia, oggi, è che alle iconiche V-Strom 650 e V-Strom 1050XT si affiancano due modelli completamente nuovi, con contenuti tecnici che portano la Crossover giapponese ad essere una moto tuttoterreno completa. Anteriore da 21”, sospensioni a corsa lunga e barre paramotore di serie, innanzitutto. Stiamo parlando delle V-Strom 1050DE e V-Strom 800DE, nate per lasciare la strada principale e guidarci alla scoperta di un nuovo mondo, che parla il linguaggio del fuoristrada.

Partiamo dalla novità assoluta in Casa Suzuki, la nuova, nuovissima V-Strom 800DE.

Bando alle ciance: se pensavate che “la 1050” fosse troppo impegnativa per prendere la prima strada sterrata e aprire il gas, ecco la soluzione. Una mid-size alla portata di tutti: per quelli che vogliono muovere i primi passi in offroad ed essere rassicurati da un motore prestazionale ma non esagerato, così come per coloro che di terra sotto il tassello ne hanno già vista passare parecchia. Parliamo del nuovo bicilindrico parallelo da 776 cc, con manovellismo a 270° e il sistema brevettato Suzuki Cross Balancer, molto efficace nel ridurre le vibrazioni. La potenza e la coppia massima sono nell’ordine di 84,3 CV e 78 Nm.

Il motore è gestito in maniera integrata con tutta l’elettronica di bordo dal Suzuki Intelligent Ride System: con il sistema “Scegliiltiro” si possono selezionare fino a tre modalità di guida differenti. Con il “Cambiarapido”, manco a dirlo, intendiamo il Bi-directional Quick Shift System. Ma ci sono anche il “Partifacile” e l’“Aprisereno”, ovvero il Suzuki Traction Control System, che prevede una modalità specifica G (Gravel), che si somma alle tre standard per consentire un certo slittamento della ruota posteriore in accelerazione. 

Inoltre, il sistema ABS della 800DE dà l’opportunità di selezionare due logiche di funzionamento e, all’occorrenza, di escludere la funzione antibloccaggio sulla ruota posteriore.

In termini di ergonomia, la promessa di Suzuki è quella di rendere la new entry nella famiglia V-Strom adatta ai piloti di tutte le taglie, grazie alla sella a 855 mm da terra. L’attento studio fatto a livello ergonomico assicura un controllo totale in ogni situazione, nel fuoristrada così come quando si decide di adottare un’andatura dinamica tra le curve. Il tutto senza alcun compromesso in materia di comfort. 

Il robusto telaio in tubi d’acciaio è abbinato a sospensioni a corsa lunga Hitachi Astemo (Showa) completamente regolabili. Il precarico del monoammortizzatore è adattabile in modo rapido senza alcun attrezzo, agendo semplicemente su una manopola che si trova sul lato destro della moto.

Le ruote sono a raggi e hanno misure che riflettono la vocazione off-road della V-Strom 800DE. Quella anteriore è da 21 pollici e monta uno pneumatico 90/90, mentre quella posteriore è da 17 pollici, con gomma 150/70, con pneumatici Trailmax Mixtour di primo equipaggiamento che Dunlop ha sviluppato in esclusiva per Suzuki.

Nota di merito all’autonomia, che supera i 450 km grazie al serbatoio da 20 litri. Non male eh?

Ma Suzuki, come sempre, pensa a tutto. Anche a chi ama sognare più in grande. L’iconica 1050 infatti si evolve, anch’essa in una versione DE. Parliamo ancora, quindi, di caratteristiche da offroader. Oltre al compatto parabrezza fumé, alle colorazioni e alle grafiche specifiche, balzano subito all’occhio le novità: ruote a raggi con cerchio anteriore da 21” e pneumatici semi-tassellati, sospensioni a corsa lunga che portano la sella a 880 mm da terra e una ciclistica ripensata nell’ottica di un impiego fuoristradistico. Vediamo come.

Per migliorare la stabilità sui fondi sconnessi aumentano l’inclinazione del cannotto di sterzo e la lunghezza dell’interasse e del forcellone, che è stato anche irrigidito. Mentre per agevolare la guida sui fondi a bassa aderenza ci sono finalmente la possibilità di disattivare l’ABS sulla ruota posteriore e, come per la 800DE, la modalità di guida Gravel. Il manubrio più largo e le pedane maggiorate favoriscono, poi, un miglior controllo in offroad. Nella dotazione di serie la V-Strom 1050DE include catena rinforzata, protezione paracoppa in alluminio e barre paramotore.

Se non vedete l’ora di provarle, ma di provarle veramente, vi diciamo anche dove e quando farlo.

La grande terza novità del mondo V-Strom, infatti, riguarda proprio la V-Strom Offroad Academy di Suzuki, che nel 2023 amplia la sua offerta raddoppiando le occasioni di divertimento e apprendimento.

Innanzitutto il parco moto dell’Academy si rinnova con l’introduzione dei modelli V-Strom 800DE e V-Strom 1050DE, appunto, e il calendario dei corsi si fa in due, proponendo dodici giornate (sei fine settimana) tra il 15 aprile e il 1° ottobre. 

Per chi di voi ci legge dal centro Italia in giù, orecchie aperte, non avete più scuse. Perché alle otto date nella storica location del Castello di Luzzano, a Rovescala in provincia di Pavia, da oggi si affiancano altri quattro appuntamenti presso la Tenuta di Corbara a Orvieto, in provincia di Terni (tutte le info e le iscrizioni, qui: https://moto.suzuki.it/vstrom-academy/).

Spolier Alert: ecco cosa succede alla V-Strom Offroad Academy

L’idea di base è sbloccare il potenziale “wild” che si nasconde nell’anima di ciascun motociclista. I corsi sono adatti sia ai neofiti che ai piloti più esperti e navigati. Le parole d’ordine alla base della didattica sono sicurezza e attività differenziate sotto la guida degli esperti istruttori coordinati da Andrea Beconi, ex pilota professionista e Campione Europeo di Enduro in sella a una Suzuki.

Gli esercizi aiutano gli allievi a sviluppare sensibilità e ad acquisire confidenza anche sui fondi accidentati e sui terreni a bassa aderenza in contesto controllato. E dopo la pausa pranzo, è previsto un giro di circa 40 km per mettere alla prova quanto appreso al mattino.

Il prezzo del corso è di 350 euro, pranzo incluso.

Per ora ci fermiamo qui, ma solo perché vi racconteremo di più, e da un punto di vista decisamente privilegiato, nel corso dei prossimi mesi. V-Strom Offroad Academy, infatti, ci aprirà le porte per una giornata di test tutta al femminile della gamma e di tutte le attività previste. See you there