A vederci arrivare così, stanchi, sudati e impolverati, sembriamo un manipolo di valorosi legionari dopo una marcia nel deserto del Sahel sotto il sole cocente. Ok dai, forse stavolta ho un po’ esagerato con l’immaginazione.

Nella realtà siamo sì stanchi, sudati e impolverati, ma siamo soprattutto un’allegra combriccola di ragazzoni accomunati dalla stessa insana passione ed entusiasti dell’esperienza appena vissuta. No aspettate, così è ambigua e conoscendovi avete già frainteso: sto parlando di moto! E in particolare del Discovery Tour Toscana 2023 di Suzuki. Ora vi racconto tutto.

Innanzitutto, di cosa si tratta? Discovery Tour è l’experience che Suzuki dedica a chi vuole testare sul campo la qualità delle sue moto. Un viaggio di un giorno in sella alle stradali e alle sport enduro tourer Suzuki alla scoperta di una delle regioni più suggestive d’Italia. Perché se la “prima cotta” per una due ruote scatta in concessionaria, è poi sulla strada che può nascere l’amore vero… Per chi se lo stesse chiedendo, sia chiaro che non parliamo del classico test ride di qualche chilometro.

Partecipando a una delle sette date dedicate ai Discovery Tour Suzuki è possibile scegliere tra quattro itinerari (Appennino Tosco-Emiliano, Passi Mugellani, Santuari delle Foreste Casentinesi e A spasso per il Chianti), ognuno dei quali prevede circa 250/300km di test, da vivere danzando tra le curve (del Chianti, nel nostro caso) e derapando sugli sterrati (quelli dell’Eroica). Ogni itinerario prevede percorsi misti on e offroad tra i quali scegliere, tutti magistralmente tracciati da Francesco Rafanelli, responsabile della GSX Academy e vera eminenza delle strade toscane, che vi accompagnerà in tutte le giornate di tour.

Allora eccoci qui, sui colli toscani, pronti a vivere questo appuntamento tra asfalto e strade bianche.

Chi mi conosce sa quanto io apprezzi questo tipo di attività. Penso che non ci sia miglior modo per trasferire i valori di un brand e la qualità dei suoi prodotti se non facendoli provare in tutte le condizioni possibili. Chi acquista una moto non porta a casa solo un mezzo di trasporto. Cerca emozione, libertà, sensazioni autentiche. E quelle le puoi provare solo guidando, meglio se in totale sicurezza e in presenza di istruttori esperti. Quindi, chapeau Suzuki che crede in questo progetto e lo porta avanti con entusiasmo e professionalità.

Ma come funziona effettivamente l’experience e come è organizzata la giornata?

Ritrovo alle 8.30 alla location di partenza, presentazione delle moto che verranno provate, briefing veloce e via, si decolla verso il primo tratto del tour. Le moto disponibili oggi sono le nuove V-Strom 800 e 1050 in versione DE (quindi ruote 21-17), la piccola GSX-8S e l’ammiraglia di casa, la GSX-S1000GT. Io ho scelto subito la 800DE, perché è quella che mi ispira e incuriosisce di più, soprattutto in offroad. Durante la giornata comunque avrò la possibilità di poterle provare tutte per bene.

Mezz’oretta di autostrada per prendere confidenza con la 800 DE (ho potuto provare un fenomeno totalmente sconosciuto a noi fuoristradisti amanti dei mono, la protezione aerodinamica) e iniziamo a danzare sulle dolci colline che ci porteranno a Gaiole nel Chianti, dove il gruppo si dividerà tra chi continuerà su asfalto e chi (come il sottoscritto) saggerà le V-Strom nel loro terreno d’elezione, le lunghe e scorrevoli sterrate dell’Eroica.

Devo ammettere che la “piccola” 800 mi ha sorpreso: nonostante il 21 davanti e un peso di 230 kg su asfalto è svelta a scendere in piega e nei cambi di direzione, stabilissima. E il bicilindrico da 83cv ha veramente un tiro inaspettato, quasi da stradale oltre i 5.500 giri. Guidare così, agili e in sicurezza anche sul bitume, è un vero piacere. Col sorriso arriviamo all’inizio dello sterrato. Imposto il TC su Gravel (ti lascia derapare, ma con garbo), via l’ABS al posteriore e si inizia a danzare tra una curva e l’altra, aiutati da una ciclistica sincera e da un motore facile, mai scorbutico.

Le ruote da 21 e 17 superano qualsiasi asperità, tanto che verrebbe voglia di azzardare qualcosa di più tecnico, e l’altezza da terra aiuta tutti nelle manovre a bassa velocità a prescindere dall’altezza. Unico appunto, estremamente soggettivo sia chiaro, lo farei agli pneumatici di primo equipaggiamento, un po’ troppo stradali per i miei gusti, soprattutto immaginando qualche avventura in fuoristrada. Personalmente avrei optato per delle Pirelli Rally STR al posto delle più stradali Dunlop Trailmax Mixtour. Ma sono pareri ed esigenze d’utilizzo, nulla di scritto sulla pietra, ovviamente.

Dopo qualche decina di divertentissimi e polverosissimi chilometri (alla sera tra caldo e polvere sembrerò Trinità nella celebre scena dell’entrata nel saloon dopo giorni nel deserto), si torna sulla strada e si cambiano le moto.

Quindi salto sulla GSX-8S, una piccola ed effervescente naked (ammetto che vedermi su una stradale mi fa parecchio strano) e mi trasformo magicamente in uno dei personaggi di Joe Bar Team! Mi diverto come un bambino alle giostre, aggredendo le curve e sfiorando l’asfalto con le pedane con una facilità disarmante. Pensi alla curva che stai per affrontare e in un amen ti ci ritrovi dentro. Non si dice, ma devo davvero controllare la voglia di far alzare l’anteriore in uscita di curva, aiutato da un motore pepato il giusto e dall’agilità della 8S. Certo, il mio abbigliamento da enduro non si abbina benissimo allo stile della moto, ma me ne frego bellamente e mi concentro sulla bestiolina sentendomi un novello Kevin Schwantz.

È poi il turno della GSX-S1000GT. A guardarla sono quasi intimorito: la mole è importante, ma baricentro basso e manubrio largo e alto mi aiutano a prendere subito confidenza e dopo un paio di svolte sono perfettamente a mio agio. La guido in surplace, con l’andatura turistica che le si addice, gustandomi il panorama del Chianti illuminato dagli ultimi raggi di sole estivi (poi nel pomeriggio la mia opinione sul sole estivo sarà meno romantica, ma non lo so ancora). Preso dalla confidenza, in uscita di curva un paio di volte esagero con il gas: la risposta e il ruggito rabbioso del motore mi ricordano che la “bestia” di cui sopra ha la bellezza di 152 cv, quindi è sempre meglio darle del lei, ecco…

Arriva anche l’ora di una meritata pausa. Il tour prevede il pranzo in un ristorante tipico per allietare ulteriormente la giornata. Ci concediamo degli ottimi picci al cinghiale e ne approfittiamo per raccontarci le prime impressioni sulle prove del mattino. Anticipando l’abbiocco post-prandiale, facciamo l’ultimo cambio e via. Chi al mattino ha fatto off va su strada e viceversa. Ma avanza una V-Strom 1050DE e c’è la possibilità di fare ancora qualche derapata sullo sterrato. Che faccio, me ne privo? Inforco la 1050, tempo di prendere la misura e parto di gran carriera per l’ultima tratta dell’Eroica.

Per la 1050 vale quanto detto per la 800: forse l’ho trovata un pelino più “ruvida”, ma in off si comporta benissimo nonostante il peso e la mole si facciano sentire un po’ di più rispetto alla sorellina. Ho apprezzato tantissimo in entrambe la triangolazione sella-manubrio-pedane: se da seduti ho trovato queste ultime un po’ troppo rialzate (avevo la gambe raccolte, ma sono anche alto), nella guida in piedi permetto di spostarsi agevolmente in sella, di stringere bene il serbatoio con le ginocchia e di mantenere una postura eretta e naturale, favorendo il controllo su qualsiasi fondo. Il motore, poi, spinge forte e costante orgoglioso dei suoi 107cv, non mette mai in crisi e, grazie all’elettronica, permette spazzolate di tutto rispetto per la gioia degli smanettoni.

Finito lo sterrato, leggermente più segnato di quello del mattino (inutile descrivere il mio sorriso sotto il casco, vero?), ci concediamo gli ultimi chilometri su strada ad andatura allegra. E qui ho potuto apprezzare ancora una volta la ciclistica sincera che permette una guida quasi da sportiva, grazie anche all’ottimo cambio con quickshifter di serie (veloce e preciso sia in accelerazione che in scalata) e un comfort da vera viaggiatrice. Il tour si conclude a metà pomeriggio e i visi, stanchi ma soddisfatti, parlano chiaro. Suzuki ha messo in piedi un format veramente vincente.

Per scoprire tutti i dettagli sulle iscrizioni, i costi e le prossime date (avete tempo fino a fine settembre!) potete cliccare QUI.