
Tanti elementi costruiti su misura o provenienti da qualsiasi tipo di mezzo sono uniti armoniosamente attorno a un vecchio telaio Bianchi e al motore di una Aprilia Pegaso.
“L’abitudine di classificare e racchiudere in gruppi le cose che ci circondano è forse l’aspetto più profondo e antico della natura umana. Non possiamo fare a meno di dare nomi, definire stili e costruire barriere per tutto ciò che abbiamo intorno.
Le moto non fanno eccezione, ma a volte cercare di vincolare qualcosa di creativo come una “special” in una singola categoria o stile è in qualche modo limitante, ecco perché probabilmente è più facile dire a quale stile questa moto NON appartiene.
Dunque, non è una vera e propria moto da Flat Track, di sicuro non è un chopper e nemmeno una scrambler, anche se ha almeno una caratteristica di tutti questi stili.
Ha un telaio minuscolo e un motore sproporzionato, strane soluzioni tecniche e molti dettagli barocchi. E, siccome non è una tracker… ha i freni più o meno…”.
È con queste parole che Christian Moretti di Plan B Motorcycles ci introduce la sua ultima creazione.
“L’idea era quella di costruire una “Barn-find” proveniente da un universo parallelo, una “moonshine racer” italiana piena di ingegno e dettagli nascosti”.
Tutto è cominciato quando il cliente si è presentato in officina da Christian con un telaio e un motore e il desiderio di vedere questi due elementi uniti in un’unica moto.
Il telaio di partenza è di una Bianchi Tonale 175 del 1957, un telaio “esile” che al giorno d’oggi sembra più lo “scheletro” di una bicicletta piuttosto che di una motocicletta. Il motore invece è il monocilindrico a quattro valvole Rotax da 600cc raffreddato ad aria derivato da una Aprilia Pegaso degli anni ’90.
Nonostante la sfida di creare un mezzo con queste basi potesse sembrare estremamente complessa, dopo essere riuscito a comprendere il modo migliore per incastrare fra di loro il telaio Bianchi e il motore Rotax, Christian è riuscito a dare vita a questa folle idea “in modo incredibilmente naturale”.