Ti giri e ti rigiri nel letto, la pizza farcita di mezzanotte si fa sentire sullo stomaco. Ore 5.45, la sveglia suona, ci si veste in qualche modo e si cerca di mettere assieme i pezzi della caffettiera. Per sicurezza, meglio dare un’occhiata alla sacca preparata la sera prima: non deve mancare niente. Si pigliano i panini nel congelatore e si esce nel buio appena prima dell’alba. Gli altri sono sempre in ritardo.

Dopo un’ora di auto la luce del giorno inizia a farsi vedere. Le pubblicità alla radio sono sempre fastidiose e ci si ferma per un veloce secondo caffè. Il paesaggio cambia. A bordo strada iniziano a comparire cumuli di neve sporca di smog, mentre sullo sfondo le montagne gelate riflettono i primi raggi di sole. Alle 8.00 il parcheggio degli impianti è già intasato. In bilico su lastre di ghiaccio a -6° si tirano i lacci dei boots, mentre Fear of the Dark gira a tutto volume. Tutti quelli che non sono noi, precisi e altezzosi ci squadrano.

Gli stessi, con camminate goffe e spallate, ci pressano in funivia. Per stappare le orecchie si consiglia di deglutire la saliva. Tavola a terra, si allacciano gli scarponi e con un sogghigno si batte il pugno ai soci. Le lamine della tavola stridono sul ghiaccio mentre si ghiacciano anche le narici. Manca il fiato. Gli sbattimenti della settimana trascorsa, di quella a venire e di tutto il mondo vanno a fare fottere.

Quando il sole si fa più duro, il ghiaccio si trasforma in neve e i quadricipiti sono caldi. Le velocità aumentano, i salti vengono più alti e i grab più tirati. Con stile e arroganza si fa slalom tra gli sciatori, cercando sempre quei pochi centimetri di fresca a bordo pista. Sembra di fluttuare nell’aria.

Le ore passano via, le gambe cedono e si cazzeggia con trick da Jibbing. Sembra di vedere delle trottole in pista. Dopo il passaggio al tornello chiudono gli ingressi. Appena in tempo per un’ultima run. La natura ci accompagna a valle con un cielo arancione e rosa che accende le vette esposte al tramonto.

All’arrivo delle piste, da un rifugio, escono urla e musiche indefinite. C’è chi sboccia bottiglie costose e chi si beve una birra in disparte, nascosto dietro una folta barba. I colori fluo delle tute da sci si mischiano con le luci dello strobo mentre le maglie tecniche presentano vistosi aloni sotto le ascelle. I flanelloni da boscaiolo dei local fanno pensare al grunge. Il tasso alcolico è direttamente proporzionale al volume della musica. Si è avvolti in una nuvola di fumo passivo. Arrivano altre birre accompagnate da giri di shot di alcolici indefiniti.

La musica è fastidiosa. Un mix di suoni, linguaggi duri non identificati e danze scoordinate rendono tutto grottesco. La stanchezza della levataccia si fa sentire sulle gambe. Arriva un altro giro di shot. Si spinge, si poga, qualcuno allunga la mano, qualcuno limona. Gli scarponi da sci ancora ai piedi sbattono forte a terra. È una nebbia psichedelica.

La porta si apre e un paio di uomini grandissimi vanno a terra. Fuori si è tornati sottozero ed è buio. Agli angoli del rifugio compaiono sguardi nel vuoto, gli occhi sembrano illuminati come il riflesso dei fanali negli occhi dei gatti. Ancora altri shot, si raccontano storie sbiascicate di personaggi mitologici e universi paralleli. Non si sa dove sia finito uno dei nostri.

Assieme per condividere il riding e oltre. Tanto snowboarding, attività e après-ski epici (le richieste di quei mix musicali Italo/German/Polish disco non verranno accettate!) fanno parte degli eventi SBANDA BRIANZA Snowboard Division.

Per questa stagione di snowboard restano a disposizione ancora due eventi #SNOWCALLING, in due differenti location sulle Alpi. QUI tutte le info per scoprirli.

Non ci si staccherà più la tavola dai piedi, forse anche in rifugio.

Improvvisamente tutto sembra silenzioso. Con pazienza e freddezza grossi omoni accompagnano alla porta i reduci. Fa freddo, ma il fango del parcheggio non è ancora lastra di ghiaccio. Seduti tra le tavole che sgocciolano, in attesa che passi la sbronza per rientrare, si pensa al prossimo weekend. Le linee in fresca, i back-side 360°, i tramonti, le sbronze… Bussano al finestrino. Il disperso dei nostri è tornato con della pizza farcita…