Piccola storia di una piccola moto che ha già girato mezzo L’Internet.
Che i ragazzi del MAAN – Motocicli Audaci continuino a sfornare oggetti del desiderio (almeno per noi) ormai è un dato di fatto. Dategli in mano “un pezzo de fèro”, due ruote e un motore e il risultato sarà quasi certamente la cosa più cool che possiate desiderare, sia per muovervi tra le vie della città, come nel nostro caso, sia per le scampagnate del weekend verso la riva di un lago o di un mare (ahimé non il nostro caso).
Hanno colpito ancora, e hanno “armato” una delle fun-bike più amate di sempre. Un po’ ce lo aspettavamo, o quantomeno lo speravamo, che, prima o poi, sarebbe arrivato il turno del Monkey. Ricordo ancora quando al telefono Nicola Manca mi disse “Gilda, stiamo mettendo le mani sul Monkey”. Nella mia testa si erano già delineate con certezza tutte le situazioni nelle quali avrei voluto assolutamente andarmene in giro con aria misto casual misto “guardate qui che bomba” per lanciarmi su qualunque superficie mi si fosse presentata davanti.
E in meno che non si dica ecco che arriva… il MAANkey!
Nessuno stravolgimento eccessivo, ma accorgimenti e dettagli degni di nota sia per renderlo ancora più figo di quanto non sia già, sia per renderlo performante in vista della sua prossima missione.
Appeal e forme caratteristiche vengono mantenute intatte: i lavori di messa a punto hanno riguardato il comparto sospensioni, con il supporto di Andreani Group e il loro tecnico Fabrizio Corda – Power moto, qualche intervento mirato al motore con lo scarico completo a passaggio alto con silenziatore SC Project, la smart IAT di Belinassu, un filtro aria più permeabile e un bel treno gomme tassellato.
Non viene, ovviamente, tralasciata la componente estetica: cover serbatoio in materiale composito, faro in stile Baja, sella riprofilata e più stretta per migliorarne l’ergonomia e la possibilità di “stringere il mezzo con le ginocchia” nella guida in fuoristrada, e dei nuovi parafanghi più alti (bizzarro che Nicola non li abbia rimossi del tutto, ho pensato… è la sua passione).

Preparato il mezzo, bisognava pensare a un esordio degno di nota.
Detto fatto: la piccola ottavo di litro della casa alata partecipa alla quinta prova del Trofeo italiano Scrambler FMI, dove ha percorso 120 chilometri di pietre e sterrato più tre prove speciali cronometrate senza alcun tipo di problema tra le mani di Nicola Manca, che ne ha anche seguito la preparazione assieme a Stefano Minerba e Matteo Murgia, raccogliendo un secondo posto nella categoria Scrambler Light e 30esimo assoluto su 44 partenti. Successivamente si mette alla prova allo Swank Rally di Sardegna come fido destriero del pilota Adelio Lorenzin. Che già nella prima prova speciale di Malpensa era entrato nei primi 50 su oltre 130 piloti.
Il playground perfetto per stressare a puntino le modifiche effettuate, in vista di un’impresa ancora più grande e coming soon. Quindi, Stay Tuned!