La strada è pendente e noi in salita. Dopo i primi 100 metri il fiatone si fa già sentire e ne mancano ancora 1.200 per arrivare su, alla partenza. Il bosco circostante regala una boccata d’ossigeno, una tregua dallo smog cittadino. Sull’asfalto sono ancora visibili i segni dell’uretano lasciato a terra nei weekend precedenti. Nei tornanti bisogna camminare sul bordo esterno, meglio non rischiare di essere in traiettoria.
Con un cenno dello sguardo si salutano gli altri, fermi a preparare il set up.
Il casco inizia ad essere appiccicoso sulla fronte. Un attimo di sosta per tirare un respiro e si riparte con la smania di arrivare su. Il peso della tavola tenuta dietro la schiena fa da zavorra. Foglie e legnetti vengono buttati a calci fuori dalla carreggiata. Dal sibilo di una frenata si capisce che sta scendendo qualcuno. È veloce e cazzutissimo. La colonna sonora la trovate qui sotto…

Un’altra sosta per respirare e si riparte più veloci, con un’andatura sempre più convinta. La partenza è vicina, i polpacci si fanno sentire, le chiappe diventano marmo. In lontananza compare una struttura apocalittica diroccata. Manca poco.
L’asfalto buono finisce improvvisamente e ci si ferma appena prima di un ampio spazio con buche, sassi e arbusti. Delle figure colorate ci accolgono con un ghigno mostruoso. Sono murales. Un silenzio assordante interrotto dai versi di un animale selvatico e da un elicottero in lontananza.

Adesso sì, si lascia andare la tavola a terra. Concentrazione. Un sospiro profondo. Si visualizzano in testa le traiettorie. Si canticchia un riff dei NOFX. Una stretta al casco. Si infilano i guanti e si battono i puck. Uno strattone ai jeans strappati per sistemare il cavallo e si danno cinque spinte ben assestate alla tavola.

Si parte subito a bomba. Si tiene la tuck in velocità sui rettilinei. Le curve in conduzione devono essere affrontate più “chiusi” possibile e bisogna essere precisi e stilosi nelle slide per entrare con le giuste traiettorie nei tornanti. Una battuta di puck per far sentire che sei sul percorso. Un cenno con lo sguardo agli altri che non hanno ancora finito di sistemare il set up della tavola. La respirazione si coordina con le curve del percorso. L’ultima frenata con uno stan-up tiratissimo. Un sospiro profondo.

Un colpo secco sul tail. Si prende la tavola in mano. Incomincia un’altra faticosa risalita a piedi per un’altra run.
#CONSONNODHSPOT dal 2017 ai piedi della Città Fantasma di Consonno (Olginate, LC) è stato ufficialmente aperto il primo spot legalizzato in Italia dove praticare il longboard downhill. Lo spot è accessibile a tutti i tesserati Sbanda Brianza/FISR nelle giornate di sabato. Tutte le info sul tracciato e il regolamento qui.
È proprio qui a Consonno, che il 17 e 18 Giugno prossimi si terrà il grande evento GHOST TOWN FREERIDE, giunto quest’anno alla sua 7° edizione. 120 Riderz da tutto il mondo, contest skate e 8 punk band faranno scappare i fantasmi. Tenete d’occhio i canali social SBANDA BRIANZA per tutti i dettagli sull’evento.