Push it to the limit

Walk along the razor’s edge

But don’t look down just keep your head, or you’ll be finished

Open up the limit

Past the point of no return

Reached the top, but still you gotta learn how to keep it

cantava Paul Engemann nel 1983, in quella che è la canzone emblema del film Scarface, dal quale il brano prende il titolo. E noi questo “open up the limit” lo abbiamo preso alla lettera.

Avete presente le pubblicità delle action cam? Le vediamo sempre all’opera in situazioni estreme, tra sabbia, acqua, ghiaccio e neve. Così abbiamo deciso di attenerci allo schema e provare la GoPro HERO 11 Black nella situazione più “hard” che ci si potesse presentare, durante la produzione del servizio di Cover Story di questo mese. Una pista di neve/ghiaccio, sei auto a trazione posteriore pronte a driftare, una mezza bufera di neve… insomma, non ci siamo fatti mancare nulla. Non abbiamo nemmeno resistito alla tentazione di metterla sul drone fpv. D’altronde la batteria enduro andava pur messa alla prova, no? Il risultato è verificabile nel video qui sotto 😉

  • Design: il family feeling della Hero 10 regna sovrano, dallo schermo LCD frontale da 1,4”, a quello posteriore da 2,27”, inclusa la lente copri-obiettivo rimovibile ed idrorepellente, così come la compatibilità con le Mod già funzionanti su HERO 10.
  • GP2: il processore custom made di GoPro cambia solo nel sensore, dotandosi di un 1/1,9” con campo visivo più ampio, in formato 8:7, e foto che arrivano quindi fino a 27 megapixel (contro i 23 del vecchio modello).
  • Più colore, più stabilità: i video possono essere registrati a 10 bit, con oltre un miliardo di sfumature, contro i 16,7 milioni di HERO 10 (la differenza si nota soprattutto su uniformità di cielo e mare) e la stabilizzazione elettronica HyperSmooth fa passi da gigante nella sua versione 5.0. La Hero 11 dispone anche della funzione blocco dell’orizzonte, solo con campo lineare, anche qualora l’action cam dovesse ruotare fino a 360°. L’allineamento dell’orizzonte arriva invece fino a 27°.
  • Time Warp viene portato a 5,3K con una serie di nuovi effetti in notturna: light painting, star trail, e luci di veicoli. 
  • HyperView: nuovo campo di ripresa da 12mm, ancora più ampio del SuperView (16mm), ma che permette di registrare solo massimo a 30 fps alla risoluzione massima di 5,3K.
  • Highlight automatici: upgrade che non riguarda direttamente la action cam ma il sistema di cloud. Tramite l’app Quik si potranno caricare automaticamente le clip e ottenere montaggi “pre-made” pronti per la condivisione. Ideale per chi non ha voglia o tempo di riguardare tutti i materiali girati per poi effettuare l’editing, ma cerca contenuti ready-to-share.

In conclusione, la nuova GoPro HERO 11 si spinge ancora un po’ più in là da un punto di vista delle performances tecniche e si configura come un prodotto versatile e polivalente, in grado di soddisfare sia il palato dei Pro che la utilizzano per lavoro, sia degli amatori poco avvezzi a editing e montaggio.