Avete presente quando vi dicono che “impossible is nothing” e che nella vita basta avere una grande forza di volontà per raggiungere i propri obiettivi? Sembra retorica, quella da bacio perugina o da life coaching dell’instagram, ma vi posso garantire che esistono storie incredibili che tengono davvero fede al motto. E ve lo dice una scettica di natura, una che ama lo sport quando lo guarda dal proprio divano ma che, non appena deve infilarsi i leggins e muoversi per migliorare la propria performance, ci pensa ben due volte. Convinta che tanto, in qualche modo, un tempo di corsa migliore o una maggiore resistenza arriveranno da sè. E ora vi racconto anche il perché.

Lo scorso 1 dicembre sono stata alla serata dei Garmin Beat Yesterday Awards, dove “Beat Yesterday” significa proprio migliorarsi. Settima edizione di un evento durante il quale la sede italiana dell’azienda ha premiato storie di sport e di vita incredibili, proprio perché non narrano una vittoria agonistica ma un successo personale. Tra le mille candidature, sono cinque le storie che hanno animato il palco della serata e colpito gli ospiti. Storie di persone comuni, premiate da sportivi professionisti e personaggi del mondo dell’entertainment. Non nego che, a fine serata, il concetto di “se vuoi, puoi” ha iniziato a risuonarmi nella testa in modo del tutto diverso.

Partiamo con ordine, ma anche dalla storia che per attitudine personale mi ha sicuramente appassionata di più.

Lei è Laura Broglio, ha 32 anni e da quando ne ha 24 fa la trasportatrice di mestiere. In gergo comune la camionista, sì. Ed è anche mamma, oltre che scrittrice. Quando l’ho incontrata ai BYA ho voluto conoscerla di persona e sono rimasta affascinata dal modo in cui mi ha raccontato il suo percorso e come si è avvicinata al mondo dei Truck. Anche perché, il mio sogno segreto (ma nemmeno poi così tanto) è quello di prendere la patente c.

“La mia passione per i camion è nata in modo casuale. Un giorno alcuni amici mi portarono a un raduno dedicato ai mezzi pesanti e, per gioco, salii su un trattore stradale. In quel momento ho provato un brivido e ricordo di aver detto a me stessa ‘tu devi prendere la patente per poterlo guidare’. Da quel momento ho cominciato a coltivare questo nuovo interesse che è diventato, col tempo, il lavoro della mia vita”.

A presentare la sua storia in occasione dei Garmin Beat Yesterday Awards 2022, Linus. Il premio è stato conferito da Antonella Palmisano.

La seconda, incredibile storia è quella di Cristina Nuti, che è riuscita ad “allearsi” con la propria malattia, la sclerosi multipla, senza scendere a patti con essa. Tanto da dedicare il proprio tempo allo sport, nello specifico al triathlon, con l’obiettivo di arrivare a partecipare all’Ironman. E non vi ha solo partecipato. Cristina è la prima italiana affetta da sclerosi multipla a portare a termine un Ironman, quello di Klagenfurt, che per lei non sarà però l’ultimo.

A presentare la sua storia in occasione dei Garmin Beat Yesterday Awards 2022, Davide Camicioli. Il premio è stato conferito da Ghemon.

Cambio ora ambiente e ci dirigiamo verso il mare. La terza storia premiata ai BYA 2022 è quella di Davide Pescuma, il cui sogno è sempre stato quello di entrare nel progetto giovani Luna Rossa, dopo aver fatto charter e poi shore team per un equipaggio della TP52 Super Series.

Proprio quando il cerchio sembra chiudersi, durante i test, Davide riporta due volte un grave infortunio al ginocchio che lo costringe a rinunciare al suo sogno sportivo. E tutti noi che ci siamo passati, sappiamo bene che cosa si prova. Tuttavia, ha la tenacia di non 

scrivere la parola fine su questa storia: Luna Rossa lo nota e lo inserisce nello shore team come responsabile idraulica. Merito degli insegnamenti trasmessi dal padre, meccanico e appassionato di barca a vela. In questo modo, Davide riesce a combinare la passione per il mare alla tradizione di famiglia, coronando il suo sogno in un modo inaspettato, eppure bellissimo.

A presentare la sua storia in occasione dei Garmin Beat Yesterday Awards 2022, Federico Michetti. Il premio è stato conferito da Elia Viviani.

Dal mare ai monti, la storia di Marcello Villani ci ha parlato, invece, di rinuncia. E imparare a dire di no. Non è nato in montagna, eppure il suo fascino gli risulta irresistibile. Una passione forte, pura, che presto lo spinge ad affrontare gare di ultra trail impegnative come il Tor des Géants e l’UTMB. Ma non sono le gare, né la competizione con gli altri, a soddisfare quella scintilla interiore che lo muove. Eppure, la risposta è lassù, solo in una forma diversa: l’alpinismo. 

Marcello parte per una nuova avventura che lo porta a scalare il suo primo 7.000. Un approccio per lui inesplorato che gli permette di capire, forse per la prima volta, la vera grandezza della montagna e della natura. Se la montagna dice “No” occorre rispettarla e ascoltarla. Scopre così che la montagna non è solo conquista, ma a volte è anche rinuncia. Ed è questo che fa di chi l’ascolta un vero e proprio alpinista. 

A presentare la sua storia in occasione dei Garmin Beat Yesterday Awards 2022, Francesco Frank Lotta. Il premio è stato conferito da Simone Moro.

Ultima storia, ma non per importanza, quella di Sabrina Schillaci, che grazie allo sport ha riscoperto il significato della vita. Dopo un grave incidente avvenuto al marito, che si è tuffato e ne è uscito tetraplegico, pensava che niente sarebbe stato più come prima. Succede poi che, durante un viaggio, Sabrina si ferma ad osservare un gruppo di atleti dell’Ironman intenti a portare  termine la gara. E lì qualcosa scatta, le cambia di nuovo la vita. Oggi Sabrina è un’atleta ultracyclist e coach professionista. Ha cominciato a praticare triathlon nel 2014, dove ha scoperto una nuova forza che l’ha resa allo stesso tempo temeraria e consapevole di poter attingere a risorse caratteriali per affrontare con entusiasmo questa nuova vita. Ma anche per riuscire a coinvolgere e supportare suo marito in questo delicato passaggio.

A presentare la sua storia in occasione dei Garmin Beat Yesterday Awards 2022, Andrea Berton insieme a Norma Gimondi. Il premio, conferito da Marco Villa e Filippo Ganna è istituito dal 2019 in memoria del campione Felice Gimondi.

Oltre a queste cinque incredibili storie, un premio speciale è stato assegnato al Dottor Oreste Gentilini, Primario Ch. Mammella, Responsabile Breast Unit presso IRCCS Ospedale San Raffaele Milano e Presidente EUBREAST Italy ETS, per il suo encomiabile impegno nella ricerca scientifica contro il cancro al seno. 

A ottobre 2022, infatti, Garmin Italia è stata protagonista della Pink October Challenge – One Step at a Time, campagna lanciata dalla sede europea dell’azienda per incoraggiare persone in tutta Europa a muoversi per raccogliere fondi a favore di associazioni benefiche che combattono il cancro al seno.

In particolare, il team italiano ha dedicato tutte le proprie attività sportive a supporto di EUBREAST gruppo di associazioni no-profit indipendenti che hanno l’obiettivo principale di finanziare la ricerca di approcci meno invasivi di chirurgia del cancro al seno, al fine di migliorare la qualità della vita delle pazienti oncologiche e aiutarle a tornare a condurre, il più rapidamente possibile, il loro normale stile di vita.

 

Non è sempre sul gradino più alto del podio che si trovano i veri vincitori.

Volere è potere e storie come queste sono il miglior carburante per l’anima.