PEDANE ARRETRATE, FORCELLONE ALLUNGATO, SEMI-MANUBRI E UNA GRAFICA DA URLO. ECCO LA MONKEY IN VERSIONE SPRINT RACE CUTOMIZZATA DA ROLLFACTORY DESIGN PER HONDA MOTO ROMA.

Sul quarto di miglio, da 0 a 400 metri nel più breve tempo possibile. E con stile. Sono questi i concetti che hanno segnato il processo creativo di Antonio Rullo, alias Rollfactorydesign, realtà nota nel mondo special e da qualche tempo legata in modo particolare ai modelli del brand di Tokyo.

Di Monkey personalizzate ne è pieno il mondo, ce n’é per tutti i gusti, da quelle rifatte in chiave café a quelle ispirate ai rally raid; non mancano le versioni da flat track. Per questo, Rullo ha optato per estremizzare il concetto, sulla scia delle sprint race che animano il mondo special, modificando tanto il motore quanto la ciclistica, e aggiungendo “un tocco di follia grafica”, come dice lui stesso.

L’obiettivo è proprio quello di portare la Crazy Monkey in gara, tra le moto vere. Per raggiungere tale scopo, il customizer campano ha eliminato tutto ciò che non occorre durante una gara di accelerazione, limando peso. La Monkey 125, quella che si trova oggi nelle concessionarie (la trovate qui), è stata irrigidita, adottando nuovi ammortizzatori e modificando la forcella originale; il forcellone è stato allungato di 20 cm e l’asse della ruota posteriore arretrato di 16 cm, grazie a una coppia di prolunghe in alluminio ricavate dal pieno. Queste ultime sono dotate di eccentrico, una soluzione che consente di regolare l’assetto: l’operazione avviene utilizzando un’apposita chiave a forma di apribottiglie che assolve, diciamo così, una doppia funzione.

La chiave stessa può essere riposta sul veicolo. Le modifiche hanno interessato anche la sella, ora in linea con le forme del serbatoio e rivestita con materiale antiscivolo; le pedane sono state ricollocate sul forcellone, in posizione arretrata; il manubrio originale è stato sostituito da una coppia di semi-manubri; l’abs è stato eliminato e grazie alla nuova pompa freno radiale con ripartitore della frenata (impressa al 60% sull’anteriore), per “staccare” dopo 400 metri è sufficiente affidarsi alla leva posta sul manubrio. Il comando del freno a pedale posteriore infatti scompare.

E per quanto riguarda il piccolo motore monocilindrico da 125cc, Rollfactorydesign è intervenuto adottando un nuovo filtro dell’aria artigianale e un nuovo scarico. Completano l’opera, il contagiri digitale (con indicatore di fuorigiri), il cupolino artigianale in stile “rocket”, il cerchio posteriore lenticolare, gli pneumatici racing e, naturalmente, gli accostamenti grafici che abbinano il telaio giallo, il serbatoio metalflake, il cupolino con fondo nero opaco e le decorazioni realizzate a mano, con la tecnica del pinstriping.

Antonio Rullo precisa che tutte le modifiche apportate sono reversibili e che lo step successivo – ci assicura – si concentrerà sul motore. Voci di corridoio parlano di modifiche sostanziali e di turbocompressori: l’obiettivo è quello di superare la soglia di 40 cv. Per questo motivo, teniamo gli occhi aperti e le orecchie ben tese.