L’estate è maledettamente bella. Poi però ne riparliamo. L’estate è quella stagione che ti porta da zero a mille in un centesimo di secondo, ti gasa e ti riempie di emozioni e, con la stessa velocità, se ne va. Rimane un velo di nostalgia dei profumi, delle notti passate sotto le stelle e delle canzoni che hanno fatto da colonna sonora a tutto questo.

La sensazione più gratificante dell’estate, almeno per noi, è quella di non sapere più quale giorno della settimana sia. Niente numeri, niente nomi a scoraggiare o incoraggiare il mood di ognuno di noi. Solo un gran senso di libertà.

Poi, però, arriva la Summertime Sadness e con essa il martedì. Sì, perché a Milano, dopo l’estate, è sempre Martedì. Ci spieghiamo meglio: il lunedì, per quanto generalmente detestato, ha una sua dignità. Se lo si guarda con un certo quoziente d’ottimismo rappresenta pur sempre un inizio, quello di una settimana tutta nuova da gestire, organizzare e vivere. Il mercoledì, bè, psicologicamente sei a metà dell’opera. Così come il giovedì, che è già fine settimana osservandolo dalla prospettiva giusta. Il venerdì succedono spesso cose magiche, si è già dichiaratamente nel vivo del weekend. E i weekend… bè, in fondo tutti i weekend dell’anno sono un po’ un’estate frammentata in 53 piccole e luccicanti parti. 

Ma il martedì no. Il martedì è una terra di mezzo umidiccia. Non inizia e non finisce nulla. È il pane e burro senza l’acciuga. È Radio Maria che irrompe e subentra impunemente al ritornello della tua canzone preferita in auto. È l’ultima tacca del serbatoio con la benza a 2.2. È La macchia che resta sulla maglietta appena lavata e l’ultimo pacchetto di crackers completamente sbriciolati. Ma tutto insieme. È la giornata in cui puoi solo provare a non intristirti o irritarti troppo, per dirla educatamente.

Ecco, si chiama Summertime Sadness proprio questa sensazione qui, e a noi non piace per niente. Così per esorcizzarla le abbiamo dedicato una Issue, questa che state leggendo, giustappunto. Perché, in fondo, sappiamo che riempiendola di passione vera, di un sacco di rubriche che non vi aspettereste mai e di un occhio sempre più veloce sulle figate che la vita sa inventarsi, la fine dell’estate, quest’anno, la ricorderemo come l’inizio di una nuova serie di avventure, per noi che ve le raccontiamo e per voi che le leggerete. E, magari, sceglierete di viverle insieme a noi.

L’avrete capito, quindi: da questa Issue, con un acuto alla Lana Del Ray, Wheelz cambia. Se siete qui, avrete notato che ci siamo rifatti il look. Ci hanno pensato le onde sarde di Carloforte a coccolarci tra un test grafico e l’altro. Il nuovo Wheelz è nato al mare e del mare vuole portare in città il sapore salato delle cose, il brivido di un bagno dopo una maestralata e la bellezza cristallina delle forme, siano esse scogliere a picco, disegni sulla pelle o special dalle linee inedite. Non è un caso che per la Cover Story di questo numero abbiamo puntato su Barbara di MAAN Motocicli Audaci, vincitori del recente Honda Custom Contest del Wheels and Waves con la MAANboard.

Barbara, dicevamo, è la perfetta incarnazione della Summertime Sadness: un ex Honda CN250 trasformato dal genio dei ragazzi del MAAN in un estroso, cazzutissimo e molto classy chopperino da spiaggia, dotato di porta-tavola da surf, sella decorata in stile Tiki con legatura messicana e pinstriping laterali a cura di Moor. Ci passeresti sopra un’estate intera, ma non solo. Lo porteresti in città per mantenere vivo il tanto ambito holiday state of mind, per affrontare le giornate con “una marcia” in più.

Ecco, questo è esattamente il mezzo perfetto per poter tollerare, forse, il martedì.

L’estate, però, è anche il momento dei nuovi amici, quelli che a fine vacanza giuri al mondo di non perdere mai di vista. O dei vecchi amici che il vento dei desideri riporta da te. Tutto questo è accaduto davvero, tra una veleggiata in barca con 30 nodi di vento, un tramonto colorato dai surfisti e un aperitivo di rientro con le old but gold glories del nostro mondo, ma sempre ad andatura sostenuta e di traverso. Da questo mese, la Wheelz Family si allarga: più persone, più rubriche e più idee nate dall’unione di mondi apparentemente lontani, ma che non sono mai stati così vicini. 

Non importa se settembre sarà un mese da lacrimuccia, da playlist dell’estate fissa su Spotify o da scroll del feed Instagram per rivivere i momenti appena passati. Lo affronteremo tutti con il dolce-amaro in bocca, sapendo che a breve qualcosa di bello accadrà.

Enjoy the Summertime Sadness. 
Stay Wild, Stay Wheelerz.