Aprile è il mese durante il quale la vita all’aria aperta rianima i grandi spazi. Per noi, è il mese dello Spring Break, delle attività dinamiche e leggere che ci fanno abbandonare il piumone per goderci il sole e l’aria sulla pelle.
Il termine Spring Break ci riporta alla mente i colori, la musica, le grandi feste dei collegiali americani che incarnano i valori di libertà e di espressione tipici della stagione primaverile. L’uscita dall’inverno, la preparazione all’estate.
Per alcuni la libertà ha il profumo di miscela, per altri batte al ritmo del rombo di un motore. C’è qualcuno, invece, che ritrova la propria essenza nel suono del vento, nel rollio di piccole ruote che grattano l’asfalto centimetro dopo centimetro, curva dopo curva.
Questo mese, abbiamo voluto rendere omaggio ai valori assoluti di libertà e spensieratezza di chi vive la propria vita “on Wheelz” fregandosene delle etichette e delle convenzioni, di chi ha fatto della propria passione un vero e proprio di stile di vita.
Al volante della nuova Mustang Mach-E, espressione del concetto di rottura degli schemi, di una rivoluzione che rimane coerentemente ancorata a un DNA inconfondibile, siamo andati alla scoperta del mondo di Skaters e Longboarders della Crew di Sbanda Brianza.
Essere Skaters, o Longboarders in questo caso, non è un concetto che si può racchiudere in una pratica sportiva. Al contrario, si allarga a un vero e proprio stile di vita: è un approccio diverso alla quotidianità, fatto di una ricerca costante di adrenalina e di stile. L’attenzione è sempre focalizzata sulla voglia di mettersi sulla tavola o ricercare queste sensazioni in altri ambiti, come ad esempio la musica o l’arte.




È un modo diverso di guardare e vivere la città o l’ambiente extraurbano, un modo sostenibile per spostarsi distinguendosi dalla massa, per esprimersi e lasciare il segno. È indipendenza ad un livello così alto che l’adattare le proprie abitudini a questo tipo di mobilità è del tutto naturale. E, dopotutto, in un mondo che corre e cambia così velocemente, il segreto della felicità, forse, sta proprio nel guardarlo da un punto di vista completamente diverso, con un flow fuori dal coro capace di riempire i momenti di un ritmo più lento.

La velocità rimane un concetto relativo, si lega all’adrenalina, allo stile e al coraggio: il cercare l’estremo sulla tavola e affrontare la strada, le curve, cercando di migliorarsi sempre di più sia in velocità, sia nelle linee.
Sentimenti personali che trovano condivisione all’interno di una Crew che ci ricorda un po’ le vecchie compagnie anni ’80 e ’90, non solo per i look estremamente colorati e funky, ma anche per la spensieratezza e i valori di amicizia semplici e profondi, che esulano da giudizi e preconcetti abbracciando l’originalità, la varietà e l’inclusione.

Una Crew nasce da un gruppo di appassionati che si ritrova, anche per caso, in uno “spot” e condivide le stesse passioni…da qui può nascere un forte legame di amicizia e di appartenenza che si estende anche al di fuori della pratica sportiva.
Immaginate un muretto colorato da murales, un gruppo di ragazzi seduti sopra, un paio di tavole da skate e una birra fresca al tramonto.