La famiglia della BMW R18 si allarga e agli allestimenti First Edition e Classic si affiancano le nuove R18 B (Bagger) e R18 Transcontinental. Look da cruiserone Americane, ma con un DNA Berlin Built. Siete pronti a scoprire come “suona” la Baggerona con il Big Boxer?

Prima di leggere questo articolo, è doveroso fare una premessa: la nuova BMW R18 B è dotata di un impianto audio Marshall con altoparlanti a 2 vie integrati nella parte anteriore della carenatura; più sound per una experience davvero immersiva. Mettete le cuffie, alzate il volume e godetevi The Sound of Bagger. 

Ora che la colonna sonora è stata lanciata, torniamo a noi. Ma prima di dirigerci verso lei, la “Queen B” della famiglia R18, facciamo un passo indietro e partiamo dalla versione Classic della gamma cruiser heritage tedesca. La nostra giornata, infatti, è iniziata proprio da qui.

Un breve giro di riscaldamento in sella alla Classic è stato quasi doveroso per poter comprendere e apprezzare al meglio le caratteristiche della R18 B. Sì, perché la Bagger non è una Classic “vestita” di cupolino e borse; cambia tutto, dal design alla dinamica. Ciò che non cambia è il cuore: il “Big Boxer”, un motore bicilindrico da 1802 cc con una potenza massima di 91 cavalli a 4.750 giri, il più possente motore boxer bicilindrico mai usato nella produzione di moto. 

R18 CLASSIC

Look classico e pulito: pochi fronzoli per una moto ricca di sostanza. Una maxi cruiser dall’aspetto retrò che con quel grande parabrezza, il gruppo ottico tondo e imponente, e le borse morbide laterali ci ricorda un po’ la moto dei Chips, con l’aggiunta di dettagli attentamente rifiniti che appagano i sensi. È possente e incute un po’ di timore al primo contatto con la sella e, soprattutto, alla prima accensione, dove il Big Boxer si impone con decisione scuotendo la moto finché i pistoni non iniziano a lavorare con regolarità. Un tratto distintivo che all’inizio può spaventare, ma che dalla seconda volta si trasforma in puro piacere; in fin dei conti sono i piccoli dettagli a fare la differenza, no?

Superato il primo contatto, non resta che godersi le good vibrations: la Classic si guida davvero bene, è comoda e una volta in marcia i 365 Kg di massa sono quasi impercettibili. Le vibrazioni della moto, appositamente volute dai tecnici BMW, danno gusto alla guida e unitamente al cambio, particolarmente sonoro, rendono l’esperienza di viaggio in sella alla “classicona” decisamente evocativa. 

Non solo animo heritage, ma anche Rock’n Roll, come i Riding Mode disponibili sulla gamma R18:  Rock per una guida più frizzante, Roll per un’andatura più dolce e, infine, Rain. Una moto con la quale godersi il viaggio, meglio se su dolci curve collinari (attenzione, la grattata delle pedane è sempre in agguato) mentre una canzone come Son of a Preacher Man ci risuona in mente, senza fretta e con la sola voglia di godersi la particolarità del Big Boxer, che predilige una guida morbida a bassi giri. 

Essenziale, il mix perfetto tra heritage e modernità.

R18 BAGGER

Dopo il primo assaggio del mondo Cruiser Heritage in compagnia della Classic è giunto il momento di saltare in sella alla “B” Berlin Built. Qui cambia tutto, dicevo, e ci troviamo su un pianeta completamente diverso: dotazione, design e dinamica sono studiate a puntino per creare una moto senza precedenti. 

Il design della Bagger può piacere o non piacere, sta di fatto che l’imponenza dei volumi, i dettagli e le rifiniture di altissima qualità fanno sì che questa moto non passi mai inosservata e che abbia uno stile altamente riconoscibile.

Sulla B troviamo un serbatoio maggiorato rispetto alla Classic, che passa da 16 a 24 litri, un grande cupolino anteriore, borse rigide laterali, sella a due piani e un cruscotto decisamente innovativo che unisce il look heritage, dato dai quattro strumenti circolari analogici, a un tocco più moderno grazie allo schermo TFT da 10,25” con connettività bluetooth gestibile tramite BMW Motorrad Connected App. La vera chicca della Bagger, però, è l’impianto audio firmato Marshall, gestibile sempre tramite app, che prevede di serie due altoparlanti posizionati alle estremità della carenatura del cupolino. 

Per chi volesse ancora più sound, invece, sono disponibili come optional due altoparlanti da posizionare sulle borse laterali (Stage 1) e, nel caso della Transcontinental, altri due altoparlanti da aggiungere sui braccioli dello schienale passeggero (Stage 2). Infine, sul serbatoio è presente un vano coperto ricavato dove posizionare il telefono, raffreddato da una ventola per evitare surriscaldamenti.

Anche in sella il feeling è differente: rispetto alla R18 Classic, dotata di un cerchio da 16” all’anteriore, la Bagger presenta un 19” e, soprattutto, una ciclistica completamente mutata rispetto a quella delle sorelle minori. L’offset delle piastre di sterzo cambia radicalmente e porta una maggiore ampiezza dell’angolo di sterzata e un interasse più contenuto; agli atti pratici, si traduce in un feeling completamente diverso sulla gestione dell’avantreno. 

Se con la R18 Classic bastava prendere dimestichezza con pesi e misure centrali facendo affidamento su un manubrio classico con raggio di sterzo limitato, con la R18 B è fondamentale prendere confidenza anche con il nuovo offset che, soprattutto a basse velocità, risulta più impegnativo da gestire. 

Nulla di drammatico, sia chiaro, ma nella fase di primo contatto il feeling con l’avantreno richiede più accortezza e attenzione soprattutto per chi approccia alle bagger per la prima volta. Allo stesso tempo, il lavoro effettuato sulla ciclistica alla ricerca dell’equilibrio perfetto fa sì che, aperto il gas oltre i 15 Km/h, la godibilità della guida aumenti e le braccia si possano rilassare; la B sembra improvvisamente più leggera (ah giusto, pesa 398 kg in ordine di marcia).

Una volta preso il ritmo, però, la Bagger si rivela estremamente maneggevole e, contrariamente a quanto si possa pensare, agile da guidare anche sulle strade più curvose. Certo, è una moto per i grandi viaggi, da godere con a musica a tutto volume chilometro per chilometro, e non è adatta ad un pubblico di newbies. Tuttavia, se avete una discreta esperienza di guida e volete approcciare al mondo delle bagger, il feeling sarà quasi immediato.

Elettronica ne abbiamo in abbondanza, come è giusto che sia: Cruise Control Dinamico, che regola la velocità anche in discesa, e Cruise Control Adattivo (optional) che regola automaticamente accelerazione e frenata della moto fino a un raggio di 120 metri di azione per mantenere la distanza con il veicolo che la precede, controllo dello slittamento della ruota posteriore in frenata (MSR), controllo della stabilità (ASC) e BMW Full Integral ABS. Sempre optional sono disponibili anche la retromarcia e l’Hill Start Control che facilita le partenze in salita.

Anche sulla R18 B troviamo i tre Riding Mode Rock, Roll e Rain che oltre ad agire sull’erogazione della potenza, lavorano anche su ASR e MSR.

La BMW R 18B costa 27.200 euro ed è disponibile in tre colorazioni: nero, Option 719 Galaxy Dust metallic e Manhattan metallic matt.