È stata una delle moto più chiacchierate del 2021 e qualche settimana fa siamo stati in Sardegna per provarla. Leggera, agile e godibile: la nuova Aprilia Tuareg 660 è una moto che stupisce, per carattere e dimensioni, capace di mettere tutti a proprio agio per “godersi il viaggio”.

Oggi sono qui per raccontarvi un’esperienza. Perché cos’è la moto, in fin dei conti, se non un viaggio esperienziale? Poco importa se siete tipi da asfalto o fuoristrada, da più o meno cavalli, da carena o da tassello; siete tutti alla ricerca di un’esperienza, che sia adrenalinica o avventurosa, da orizzonti finiti o infiniti. 

Ciò che conta è la sensazione che dal cuore si dirama nelle vene, che aumenta il tasso di dopamina e ossitocina nel corpo e ci regala piacere e felicità.

La mia esperienza inizia proprio dall’atterraggio in terra sarda, ospite di Aprilia per il lancio internazionale della nuova Tuareg 660, il ritorno di una grande icona che negli anni ‘80 e ‘90 ha fatto sognare e divertire diverse generazioni. 

La nuova Tuareg è proprio la moto che ti aspetti: globetrotter instancabile dalla personalità mutevole, è capace di divertire su asfalto e portare chiunque alla scoperta di nuove strade inesplorate. Una midsize senza pretese, che regala sorprese, una moto dai più volti destinata ad una platea ampia. Il suo palcoscenico di debutto non poteva che essere la Sardegna, una terra ricca di scenari pronti per essere divorati dalla nuova tuttoterreno di Noale.

ENDURO STRADALE

L’estetica non tradisce: cerchio da 21” all’anteriore, sella alta, stretta e lunga, serbatoio da 18L che si snellisce nella zona di contatto con le gambe e manubrio elevato che permette di mantenere una postura eretta in sella, così come in piedi sulle pedane dotate di gommino asportabile. Minimalista ma curata nei dettagli: il centro stile di Aprilia ha immaginato la nuova Tuareg 660 come una moto essenziale, riducendo al minimo gli elementi stilistici concentrandosi esclusivamente su quelli funzionali; uno stile nato dalla ricerca dell’equilibrio tra forma e caratteri tecnologico-funzionali.

Lo si nota subito nella scelta stilistica del cupolino in ampio plexiglass che lascia intravedere il supporto realizzato in tecnopolimero, arricchito con fibra di vetro, che ha anche funzione di sostegno della strumentazione, così come nella scelta di sostituire i fianchetti sottosella con due pannelli asportabili al momento di montaggio del set di valigie (proposto come accessorio) che permette di averle più aderenti alla moto.

Pochi fronzoli e pura sostanza, insomma, per una moto che a colpo d’occhio ti fa sognare grandi avventure. 

SEMPRE A PROPRIO AGIO

Le premesse stilistiche della nuova Tuareg 660 sono un ottimo punto di partenza per immaginare ciò che si rivela all’innesto della prima marcia. Appena saliti in sella il feeling è immediato: leggera, snella, maneggevole e con i piedi che raggiungono subito terra; probabilmente una delle più compatte nel proprio segmento, capace di mettere istantaneamente a proprio agio davvero tutti.

Inizia da Is Molas il nostro viaggio e davanti a noi si dispiegano una serie di curve asfaltate che dalla costa si inerpicano nell’entroterra. Le potete immaginare, quelle distese di asfalto ineccepibile, a tratti un po’ sporco a causa delle perturbazioni di stagione, che lasciano il mare alle spalle per dirigersi verso la natura più selvaggia.

La Tuareg è sempre pronta, pennella le curve con precisione e fluidità e nel misto sprigiona tutto il suo lato fun, in una danza che segue l’andatura della strada senza mai sgarrare, con una ciclistica impeccabile che asseconda ogni traiettoria con precisione millimetrica e un motore in grado di soddisfare ogni esigenza e livello di guida. Il bicilindrico da 659 cc è docile e morbido ai bassi, per diventare poi più tonico tra i 5.000 e i 6.000 giri (dove il rumore di aspirazione si fa più prepotente) e, infine, decisamente aggressivo dagli 8.000 ai 10.000 giri, pur rimanendo sempre educato e ampiamente godibile. Il regime dei bassi non è particolarmente entusiasmante per chi cerca il carattere sin da subito, ma può essere un valido alleato per i newbies.

Nell’era del “dove vai se la maxi enduro non ce l’hai?”, la Tuareg 660 si configura come il perfetto punto d’incontro tra divertimento, piacere di guida e dimensioni prêt-à-porter: parliamo infatti di una moto che pesa 204 Kg in ordine di marcia (187 kg a secco) con un motore da 659 cc che sprigiona 80 CV a 9.250 giri/min. Non ne servono di più. L’altezza della sella da terra è di 860 mm, ma grazie al design snello è più facile raggiungere terra con i piedi.

Il morbido piacere di guida ti fa venire voglia di non scendere mai, di osare sempre un po’ di più, di continuare a guidare, a viaggiare, a esplorare. Ecco sì, è perfetta per viaggiare, volendo anche in due, a patto che il passeggero non sia troppo esigente. La sella, per quanto ben imbottita, è comunque stretta e duretta.

Sono molte le strade che si possono percorrere durante un viaggio, ma il bello inizia quando si incrocia un sentiero inesplorato. Tramite il display TFT a colori da 5” (semplice ed intuitivo) è possibile impostare la mappa per la guida in off-road, con livelli minimi di traction control (da 1 a 4) e di freno motore; l’erogazione della potenza si fa qui più dolce e l’ABS è disabilitato sul freno posteriore, con possibilità di disattivarlo anche all’anteriore. 

Anche laddove finisce l’asfalto, la Tuareg si riconferma essere una moto adatta davvero a tutti: è leggera e intuitiva per chi muove i primi passi in offroad, ma in grado di regalare soddisfazioni e divertimento a chi ha più esperienza in fuoristrada. Sorprende per maneggevolezza, confidenza e capacità di adattamento “ad ogni polso”, è facile per tutti ma bastano pochi chilometri per avvertire la sensazione di voler fare uno step in più; merito anche dell’equipaggiamento di serie composto dalle Pirelli Scorpion Rally STR, ineccepibili sia su asfalto che in fuoristrada, e delle sospensioni Kayaba regolabili e dalla lunga escursione (240 mm). In poche parole: dove la metti, va.

ELETTRONICA

Abbiamo accennato alla possibilità di cambiare le mappe motore, ma vediamo nel dettaglio quali sono le caratteristiche, a livello di elettronica, della nuova Tuareg 660. La “all terrain” di Noale è dotata di acceleratore elettronico Ride-by-Wire multimappa e del pacchetto di controlli elettronici APRC (Aprilia Performance Ride Control).

L’APRC di Tuareg 660, sviluppato appositamente per questo modello, include:

  • ATC: Aprilia Tracion Control il controllo di trazione regolabile su 4 livelli ed escludibile
  • ACC: Aprilia Cruise Control
  • AEB: Aprilia Engine Brake, il sistema di controllo del freno motore durante la fase di chiusura del gas. regolabile su 3 livelli.
  • AEM: Aprilia Engine Map, 3 differenti mappature disponibili per cambiare il carattere e il modo di fornire la potenza del motore, senza cambiare la potenza massima erogata. 

Quattro i Riding Mode disponibili: due dedicati all’asfalto (Urban / Explore), uno dedicato alla guida in fuoristrada (Offroad) e Individual, che permette la totale personalizzazione dei controlli elettronici.

Nel catalogo di accessori dedicati a Tuareg 660 è presente anche l’AQS: Aprilia Quick Shift, il cambio elettronico, per cambiate rapidissime senza chiudere il gas e senza usare la frizione, dotato anche di funzione downshift, che permette di scalare marcia senza toccare la frizione. Sempre tra gli accessori è presente anche l’Aprilia MIA, piattaforma multimediale di Aprilia che permette di collegare lo smartphone alla moto estendendo le funzioni della strumentazione. Il sistema Aprilia MIA offre un protocollo di connessione che riduce al minimo il consumo della batteria dello smartphone e include sia il sistema di infotainment per la gestione di assistente vocale, telefonate e musica tramite comandi al manubrio, sia la funzione di navigazione, con la quale è possibile visualizzare le indicazioni direttamente sulla strumentazione. La app Aprilia MIA consente inoltre di registrare i percorsi effettuati ed analizzare i dati acquisiti direttamente sulla app tramite la funzione di telemetria geo-referenziata.

La nuova Aprilia Tuareg è disponibile nei colori Acid Gold e Martian Red, oppure con l’iconica colorazione Indaco Tagelmust ispirata alla  Tuareg Wind 600 del 1988; prezzo a partire da 11.990 Euro f.c., IVA inclusa.

ABBIGLIAMENTO:

Giacca T.UR J-Three

Stivali Stylmartin Impact Pro

Casco Airoh Commander